Palazzo Ducale ritrova la Scala dei Giganti
Ormai finito il restauro delle facciate interne e quello della Scala dei Giganti. Il cantiere: al termine i primi due lotti da 2 milioni e mezzo tocca al terzo, riguardante le logge al primo piano

Il cantiere-Ducale “ritrova” le sue facciate interne e la Scala dei Giganti. Presentato ieri, in particolare, il restauro della straordinaria facciata rinascimentale della Chiesetta di San Nicolò che mostra ora la policromìa dei suoi marmi e la ricchezza delle sue decorazioni. Conclusi i primi due lotti - sono tre in totale - del restauro conservativo delle facciate che guardano il cortile di quello che è sicuramente il monumento più restaurato di Venezia.
I lavori - costati poco meno di 2 milioni e mezzo di euro e finanziati dal Comune - hanno interessato appunto per circa due anni la Scala dei Giganti, la facciata della chiesetta di san Nicolò e la facciata sud appartenente al corpo di fabbrica più antico del palazzo, che risale alla metà del Trecento A presentarli, ieri l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Mara Rumiz, il direttore della Fondazione Musei Civici, Giandomenico Romanelli, e la responsabile degli interventi, l’architetto Daniela Andreozzi, insiene al direttore dei lavori Arianna Abbate.
Si stanno per concludere gli interventi di restauro sugli altri portici del piano terra e sul versante sud, sulla facciata della loggia. Mancano ancora all’appello - e sarà il terzo lotto dei lavori - le logge al primo piano del Ducale. Rilevando che il monumento è sempre stato un continuo e complesso cantiere, perché necessita di manutenzione costante, Romanelli si è soffermato sul recupero della facciata della chiesetta, «uno dei grandi capolavori del primo Rinascimento veneziano», che con un intervento microchirurgico di consolidamento e pulitura ha permesso di riportare alla luce le decorazioni realizzate con oltre 10 tipi di marmi, ma anche la magnificenza dei nastri, delle teste leonine, delle ghirlande che la completano, sanando il degrado provocato anche dalle infiltrazioni d’acqua.
I lavori - come ha spiegato l’architetto Andreozzi - hanno comportato prevalentemente consolidamenti, con l’uso di resine liquide e malte fluide, e pulitura delle parti lapidee, restauro delle vetrate gotiche, scuciture e riposizionamento dei materiali murari. L’intervento sui portici, che si concluderà ad aprile, ha interessato la revisione degli intonaci, il recupero dei soffitti lignei, la pulitura di portali, finestre e superfici murarie.
Per la monumentale Scala dei Giganti - uno dei simboli di Palazzo Ducale - si è proceduto, più che a un restauro, a una pulitura dalle resine e dai prodotti chimici usati nel precedente intervento agli inizi degli anni Ottanta. L’intervento sulla facciata sud ha permesso anche di capire come sopra l’attuale paramento in mattoni ci fosse un intonaco decorato, poi distrutto. Ma i lavori al Ducale continuano.
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