Un video ripreso con lo smartphone ha immortalato l’omicidio di Castelfranco

Un testimone ha ripreso l’aggressione e consegnato la prova ai carabinieri. Proseguono le ricerche della seconda lama 

Rossana Santolin
Carabinieri sul luogo della rissa avvenuta a Castelfranco, all'esterno della Baita al Lago e costata la vita al 20enne di Trebaseleghe, Lorenzo Cristea
Carabinieri sul luogo della rissa avvenuta a Castelfranco, all'esterno della Baita al Lago e costata la vita al 20enne di Trebaseleghe, Lorenzo Cristea

Un video di 2 minuti, ripreso con lo smartphone dall’interno di un’auto, mostra il momento culminante della rissa avvenuta domenica notte, 4 maggio, davanti al Playa Beach Club di Castelfranco e costata la vita a Lorenzo Cristea, 20enne di Trebaseleghe

Un testimone ha fornito ai carabinieri la preziosa clip realizzata di nascosto, accucciato in auto. Gli investigatori parlano di «immagini eloquenti» che fornirebbero prove cruciali per incastrare Badr Rouaji, classe 2006 di Montebelluna e Taha Bennani, classe 2003 di Montebelluna, entrambi arrestati. Per il 19enne l’accusa è di omicidio, tentato omicidio, rissa aggravata e porto di armi; mentre l’altro è stato accusato di rissa aggravata, lesioni personali e porto di armi. Ma la sua posizione, alla luce delle immagini analizzate dagli investigatori, potrebbe aggravarsi.

Ai due arresti si aggiungono le sette denunce per rissa a carico degli amici della vittima e di Alessandro Bortolami.

Le condizioni del ferito

Alessandro Bortolami, 22enne di Zero Branco, lotta ancora fra la vita e la morte al Ca’ Foncello. Domenica notte è arrivato al pronto soccorso del San Giacomo di Castelfranco in condizioni disperate. Dall’ultimo bollettino medico il ragazzo, raggiunto da tre fendenti, è stabile ma non fuori pericolo e resta ricoverato in prognosi riservata. 

Se la caverà con 20 giorni di prognosi il 19enne di Castelfranco, accoltellato al bicipite sinistro mentre è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni il quarto ferito, un 18enne castellano, colpito alla scapola. 

L’autopsia

Nei prossimi giorni, fanno sapere dalla Procura di Treviso, verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Cristea, raggiunto da cinque fendenti, di cui due mortali al torace. La lama usata per colpire i ragazzi è stata ritrovata a pochi metri dal luogo dell’aggressione: si tratta di un coltello a serramanico di foggia militare.

Vista la quantità di colpi inferti su Cristea, Bortolami e gli altri due amici, feriti ma non in modo grave, è verosimile che sia stato impiegato anche un secondo coltello, ora ricercato dagli investigatori che stanno setacciando fossi e tombini attorno al luogo dell’aggressione. Restano a disposizione dell’autorità giudiziaria anche le auto della compagnia di Cristea, al momento sotto sequestro per i rilievi. 

 

 

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