La nave Mediterranea riparte per una nuova missione in mare

E’ salpata questa mattina, mercoledì 29 ottobre, dal porto di Trapani. Raggiungerà la zona di operazioni Sar a sud dell’isola di Lampedusa

Mitia Chiarin
La nave Mediterranea
La nave Mediterranea

La nave Mediterranea è salpata la mattina di mercoledì 29 ottobre, dal porto di Trapani per la sua seconda missione di osservazione e monitoraggio a difesa dei diritti fondamentali delle persone e di ricerca e soccorso in mare a salvaguardia della vita umana. Nelle prossime ventiquattr’ore la nave raggiungerà la zona di operazioni Sar a sud dell’isola di Lampedusa.

«Ripartiamo in mare - dichiara la presidente di Mediterranea Saving Humans, Laura Marmorale - grazie alla decisione del Tribunale di Trapani che ha sospeso la detenzione amministrativa della nave in applicazione del decreto Piantedosi, riconoscendo invece la piena legittimità delle nostre scelte, quando abbiamo rifiutato il porto lontano di Genova e fatto rotta su quello di Trapani. Abbiamo agito così per garantire cure adeguate alle persone soccorse, che erano state gettate in mare come ‘sacchi di spazzatura’ dai trafficanti libici». 

La partenza della nave Mediterranea
La partenza della nave Mediterranea

 

A bordo della nave di soccorso anche un gruppo di veneti, che sono Denny Castiglione (Rescue Team), Mimmo Risica (coordina Team Sanitario), Cecilia Casalini (Protection Officer). L'ex assessore veneziano Beppe Caccia rimane stavolta a terra a coordinare le operazioni della Ong fondata assieme a Luca Casarini.

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