MotorCity: bocciata la proposta Pd contro il maxi-centro commerciale

 
VERONA.
La proposta del Pd di stralciare il centro commerciale dalla Cittadella dei motori di 450 ettari che sta sorgendo nella Bassa Veronese, non solo incontra l'ostilità dalla società Autodromo del Veneto, che vi sta investendo un miliardo e mezzo di euro, ma anche della Provincia di Verona e dei Comuni di Trevenzuolo e Vigasio, che vorrebbero veder partire quanto prima i cantieri del complesso infrastrutturale pianificato 12 anni fa. Ne ha preso atto la commissione Sport, Turismo e Cultura presieduta dal veronese Vittorio Cenci (Lega) che incontrerà l'assessore regionale alle partecipate Roberto Ciambetti e il presidente di Veneto Sviluppo Francesco Borga.  Il progetto prevede che attorno al circuito di 5 chilometri di pista dell'autodromo del Veneto omologati per ospitare competizioni di Formula 1 e di MotoGP (nella foto), prenda forma un grande outlet delle due e quattro ruote, un parco divertimenti grande come Gardaland, un centro commerciale da 370 mila metri quadrati, strutture alberghiere e residenziali per oltre un milione di metri cubi, distribuiti su 4,5 milioni di metri quadri di superficie complessiva lungo l'asse autostradale della Brennero-Modena. La presentazione ha convinto il capogruppo del Pdl Dario Bond. «Perché - dice Gustavo Franchetto (Idv) - la Regione continua a rimanere socia, attraverso la finanziaria Veneto Sviluppo, di un investimento ad alto rischio imprenditoriale e finanziario?». Riserve su Veneto Sviluppo, e quindi della partecipazione finanziaria pubblica a un'operazione che si configura come un investimento esclusivamente privato, sono stati espressi da Carlo Alberto Tesserin (Pdl), Andrea Causin (Gruppo misto) e Pietrangelo Pettenò (Federazione Sinistra veneta).

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