Moto ondoso, Canal Grande in internet
Il caos del traffico ora si può guardare anche al computer

Un computer, una connessione Internet e con un click, collegandosi al sito del Comune (www.comnune.venezia.it) o direttamente al www.argos.venezia.it, si può aprire una finestra in tempo reale sul traffico in Canal Grande: mentre scorrono le immagini in diretta (catturate dalle 14 telecamere del sistema Argos, collegate dallo scorso novembre con la centrale operativa dei vigili urbani) un segnalatore informa sul numero delle imbarcazioni in circolazione in Canal Grande e su quante superano i limiti di velocità. A giorni - forse già da oggi - spostando il mouse su una singola barca si potrà scoprirne la velocità.
Con la febbre da Isola dei Famosi che attraversa tutta l’Italia, il sistema è stato battezzato dal Comune il «Canal Grande Reality», ma l’obiettivo è meno voyeristico. «Chiunque potrà vedere a qualsiasi ora del giorno e della notte la situazione del traffico», commenta a tratti pungente il vicesindaco Michele Vianello, «e sapere chi viola i limiti e fa moto ondoso. Tutto trasparente. Così finalmente le persone parleranno di traffico acqueo sapendo di cosa parlano, dati alla mano e smetteranno le leggende metropolitane su chi fa moto ondoso o sulla mancanza di controlli da parte dei vigili: tutto è visibile, tutto è trasparente, compreso il milione e mezzo di imbarcazioni controllate con il telelaser negli ultimi sei anni e le 82 mila imbarcazioni da diporto - per lo più “barchini” - che sono state controllate dai vigili solo nei primi 8 mesi di quest’anno, anche in aree non di nostra competenza, come le Fondamente Nuove o il Bacino. Purtroppo, per quanti controlli si facciano, c’è uno zoccolo duro del 10-15% che in barca fa quello che gli pare, in barba a qualsiasi regola». Multe che non arrivano, però, grazie alla rete di telecamere.
«Non è colpa nostra se siamo sottoposti al codice della navigazione, che non prevede un simile sistema di rilevazione infrazioni, e non al codice della strada, che invece dà valore di prova alle telecamere», incalza Vianello, «comunque il Comando rileva le situazioni critiche e le segnala in tempo reale - via palmare - ai vigili di pattuglia».
La punta polemica che attraversa di tanto in tanto la presentazione del nuovo progetto nasce anche dalle critiche incrociate che hanno accompagnato gli ultimi provvedimenti assunti dall’assessore: le nuove tariffe maggiorate del servizio taxi (con sconti del 20% per i residenti) e 60 nuove licenze di taxi e noleggio, con (da una parte) le agitazioni dei taxisti che contestano entrambi i provvedimenti e - davanti all’evidenza di un moto ondoso da allarme rosso in città - i rilievi di chi vede i rischi di un ulteriore aumento del moto ondoso legato a nuove 60 imbarcazioni in circolazione. «Il Coses ci dice che Venezia ha una popolazione di fatto quotidiana di 350 mila persone», sostiene il vicesindaco, «solo qui non esiste un normale servizio di trasporto taxi. Le nuove licenze? Per noi sono necessarie a dare una risposta al numero crescente di richieste, poi la delibera andrà il Consiglio, che può decidere come crede, di aumentarle o diminuirle. Gli scioperi dei taxisti per le nuove tariffe? Noi andiamo avanti».
Tornando al «reality», a settimane sarà allargato al Tronchetto, poi al Bacino San Marco. Intanto, il nuovo sito permette già a chi si registra di partecipare a un forum, per «postarvi» impressioni, critiche, suggerimenti. «Nessuna censura, sarà tutto libero», promette Vianello, «e il sottoscritto leggerà ogni singolo intervento e, se necessario, risponderò». Prevista anche una sezione documenti con le nuove ordinanze in materia di traffico e gli studi del Coses. Un traffico impressionante quello dei taxi e, secondo i rilievi, spesso inutile ai fini del servizio, seppur molto impattante.
Così, tra il 25 e il 27 aprile, i ricercatori hanno rilevato i flussi del trasporto persone non di linea (taxi, noleggio e graturismo, dunque) in Canal Grande e quelli generati dai terminal (piazzale Roma, Tronchetto, aeroporto). Complessivamente, in tre giorni sono stati contati 12.899 passaggi: ben 10.871 di taxi (l’84% del totale), 1828 imbarcazioni a nolo (14%), con il trasporto complessivo di 32.845 persone (una media di 2,5 passeggeri). Quasi la metà dei mezzi circola in Canal Grande a vuoto (il 48%), «un dato eclatante» per i ricercatori Coses, anche se non nuovo.
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