Mose, i nodi della manutenzione: soldi, corrosione e tempi lunghi
Già pubblicati i bandi di gara da 34 milioni per il recupero delle 15 paratoie mancanti di Treporti e quello da 14 milioni per i sei cassoni da rimpiazzare con quelli fermi nell’ex area Pagnan

Finanziamenti milionari, infrastrutture di ultima generazione, aree da bonificare, imprevisti da tenere in conto per un’opera che non ha precedenti e con i cassoni ormai sommersi da svariati anni sott’acqua.
Parlare di Mose significa risolvere il nodo gordiano delle manutenzioni delle paratoie sommerse. «Stiamo parlando di caricare l’equivalente di un condominio di ferro di 350 tonnellate», aveva spiegato il presidente dell’Autorità per la Laguna, Roberto Rossetto. Un’immagine che rende l’idea del lavoro immane che comporta trasportare la paratoia dall’area Pagnan di Marghera, farla navigare per tre ore fino in bocca di porto, poi agganciata ad un’infrastruttura che ci mette cinque giorni per essere installata.
Ecco perché, a regime, serviranno più di cento milioni di euro per garantire la sopravvivenza della grande opera (ormai funzionante dopo anni di scandali e ritardi) destinata a salvare per i prossimi trent’anni, ma non per sempre, la città di Venezia. Tra mettere e togliere una singola paratoia, ci vogliono tre settimane. Quarantacinque giorni per un ciclo manutentivo completo. Vista la complessità di questa macchina, è impossibile fare appalti frazionati, serve un’unica regia: per questo motivo è stata pensata la società in house.
Senza contare che gli interventi di manutenzione si possono compiere solo nella finestra temporale tra maggio e ottobre. Alla complessità si aggiungono i costi: il solo spostamento di una singola paratoia sull’enorme gru galleggiante costruita ad hoc costa 280 mila euro, l’intero ciclo circa 4,5 milioni di euro.
Oggi la situazione racconta di alcuni interventi partiti e di altri ancora in attesa di essere messi a bando.
Nelle scorse settimane, è arrivato il semaforo verde a 48 milioni di euro da destinare alle manutenzioni del Mose, suddivisi in due bandi di gara che hanno già ricevuto il via libera del comitato tecnico amministrativo in Provveditorato a due diversi bandi di gara. Il primo, di complessivi 34 milioni di euro (50 considerando il quadro economico con le somme al loro), riguarda le 15 paratoie mancanti della schiera di Treporti, dopo che i diciannove milioni stanziati per i lavori di Fincantieri alle 21 paratoie si era rivelati insufficienti per intervenire su tutta la schiera.
L’azienda aveva comunicato che a causa di costi ben più alti rispetto a quanto preventivato, l’iniziale bando da 19 milioni di euro previsti per la fase sperimentale della manutenzione delle 21 paratoie era bastato a malapena a coprire i costi per il recupero di sole sei paratoie. Un risultato però, avevano garantito dall’Autorità, era stato comunque raggiunto con il completamento di queste prime sei paratoie. Per la prima volta, cioè, era stato appurato che le manutenzioni possono essere fatte ogni dieci anni, anziché ogni cinque.
Altri 14 milioni di euro, invece, sono stati stanziati per la manutenzione di sei paratoie (due per bocca di porto). Si tratta delle sei paratoie che saranno rimpiazzate da quelle al centro del progetto di revamping delle sei paratoie-muletto, ferme da anni nell’area Pagnan di Marghera. All’appello, per il completamento dell’opera di manutenzione, manca la partita più grande: quella per il recupero delle restanti cinquantuno paratoie.
In questo caso, però, il ciclo manutentivo dovrà avviarsi nel 2029, non prima però di aver redatto un piano di infrastrutturazione completa per l’area Pagnan di Marghera.
A regime, l’obiettivo dichiarato è di completare la manutenzione di otto paratoie all’anno. È ancora presto, però, per vedere tutta la macchina all’opera.
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