Morto il regista Maurizio Scaparro, ex direttore della Biennale Teatro di Venezia
Aveva 90 anni: dagli inizio con Strehler all’esperienza in laguna culminata nel “Carnevale del Teatro”

Si è spento nella sua casa romana all’età di 90 anni il grande regista teatrale Maurizio Scaparro. Era stato l’ultimo protagonista del gruppo guidato da Giorgio Strehler con il Piccolo dei Milano che nel dopoguerra fece nascere il teatro pubblico.
Scaparro, romano, aveva iniziato come critico teatrale dell’«Avanti!», prima di cimentarsi in prima persona con la ribalta. Dopo gli inizi allo Stabile di Bologna, era stato direttore di Bolzano, quindi nel 1983 a Parigi, al fianco di Strehler, e subito dopo direttore del Teatro di Roma (1983-1990).
In seguito aveva ricoperto l’incarico di commissario straordinario dell’Eti e di direttore dell’Olimpico di Vicenza e del Teatro Eliseo di Roma (1997-2001).
In Veneto fu direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia e creò il “Carnevale del Teatro di Venezia”.
Il cordoglio della Biennale
La Biennale di Venezia esprime profondo cordoglio per la scomparsa del grande regista teatrale: "Fra i Maestri della regia del secondo '900”, si legge in una nota, “ma insieme visionario organizzatore di eventi che hanno rappresentato un indimenticabile capitolo della storia della Biennale di Venezia. È con la sua prima direzione della Biennale Teatro tra il 1979 e l'82 che Maurizio Scaparro re-inventa il Carnevale del Teatro invadendo campi e campielli di Venezia - continua - e legando, da allora, indissolubilmente, il suo nome a quell'esperienza. Anche nella sua seconda direzione, dal 2006 al 2009, Scaparro replica la magia di un Carnevale che ha saputo rendere unico e irripetibile. Proprio lo scorso anno la Biennale aveva omaggiato i 90 anni di Maurizio Scaparro con la mostra “Il Carnevale squarcia la nebbia”, fotografie, video, manifesti, documenti, oggetti e articoli d'epoca, provenienti dall'Archivio Storico -
e con una giornata di testimonianze sulla sua opera».
«Autore di spettacoli che sono rimasti celebri nell'ambito della sua ricca produzione, dal Don Chisciotte con Pino Micol a Memorie di Adriano con Giorgio Albertazzi, - così Maurizio Scaparro viene ricordato da Roberto Cicutto, presidente della
Biennale - Agli inizi della mia carriera di produttore, ho seguito la realizzazione della versione televisiva e cinematografica del Don Chisciotte di Maurizio Scaparro. Un'esperienza che oltre ad essere anticipatrice della multimedialità, mi ha insegnato come il rispetto umano per i collaboratori e per gli artisti fosse per lui un elemento essenziale del processo creativo. Gliene sarò sempre grato».
Le parole di Zaia e Brugnaro
“Con Maurizio Scaparro l'arte teatrale italiana perde uno dei suoi interpreti più grandi che, nella sua lunga e straordinaria carriera, ha lasciato il segno e ricordi indelebili anche in Veneto”, lo ricorda il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, “In una lunga e luminosa carriera - ricorda ancora Zaia – Scaparro fu anche direttore del Teatro Olimpico di Vicenza ma, in generale, è stato uno dei grandi protagonisti della nascita del teatro pubblico e della moderna regia in Italia. Quando se ne va una persona come Scaparro, l'intera cultura nazionale e internazionale perde con dolore una figura insostituibile”.
"Venezia piange Maurizio Scaparro che ci lascia proprio nei giorni in cui la Città celebra il Carnevale, quello spettacolo che proprio lui volle rendere una grande festa di piazza e un evento che potesse coinvolgere tutti diventando famoso nel mondo”. Così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ricordando la figura del regista. “E’ stato un artista illuminato, un genio che ideò il teatro pubblico e la moderna regia nel nostro Paese”.
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