Zaia apostrofa il consigliere chioggiotto Montanariello come “Ciosa”: è polemica
Il consigliere dem contro il presidente Zaia: «Io non considero quell’espressione un insulto, tutt’altro: per me “Ciosa” è un orgoglio»

Il consigliere comunale del Pd Jonatan Montanariello, chioggiotto, apostrofato dal presidente Luca Zaia come “Ciosa”: è successo martedì mattina, 30 settembre, durante il blitz dell’opposizione in consiglio regionale alla conferenza stampa del presidente della Regione.
Tra le parti i toni si sono alzati, fino a che ad un certo punto – al minuto 9 nel video qui sotto – Zaia ha chiamato Montanariello con l’appellativo “Ciosa”.
«Il presidente Zaia ha ben poco da indignarsi per le parole di Enrico Brignano sui veneti se poi è lui stesso a utilizzare Chioggia come termine dispregiativo. C’è una contraddizione evidente: non si può pretendere rispetto per i veneti e allo stesso tempo denigrare una città veneta e la sua comunità», l’attacco di Montanariello.
«Nel corso del nostro intervento a Palazzo Balbi per chiedere al presidente di presenziare al voto per bilancio provvisorio», prosegue il consigliere del Pd, «Zaia, mancando di rispetto a me chiamandomi “Ciosa”, ha mancato di rispetto a tutti i veneti che rappresento in Consiglio regionale. Io non considero quell’espressione un insulto, tutt’altro: per me “Ciosa” è un orgoglio, perché sono fiero di appartenere a una comunità e a un territorio meraviglioso. Il presidente dovrebbe ricordarsi che parole e atteggiamenti hanno un peso, soprattutto quando provengono da chi ricopre il ruolo di massimo rappresentante istituzionale del Veneto. Chioggia non è e non sarà mai un’offesa. È storia, cultura, lavoro, tradizione e identità. Ed è questo che un Presidente dovrebbe valorizzare, non svilire».
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