Mille tonnellate, un carico da 20 milioni di euro

I 6 motori diesel W46 sono stati prodotti a Trieste da Wartsila Italia: ecco il prezioso carico perso in mare alle bocche di Malamocco
Una delle chiatte utilizzate per i trasporti eccezionali
Una delle chiatte utilizzate per i trasporti eccezionali
VENEZIA.
I sei motori diesel marini a quattro tempi - modello Wartsila 46 da 12 cilindri e ciascuno con un gruppo elettrogeno della potenza di 12.600 kw - affondati al largo di Malamocco - costano circa 3 milioni all'uno, per un totale di quasi 20 milioni di euro. I presiosi motori, con un peso netto di 172 tonnellate e loro di 190, ora giacciono sul fondo del mare (a circa 20 metri di profondità) al largo di Malamocco. Per recuperarli dai fondali ci vorrà tempo e denaro. In ogni caso, la stessa società che li produce - Wartsila Italia - esclude che, a causa dell'esposizione all'acqua salata, possano essere riutilizzati se non in alcune parti come pezzi di ricambio.


I sei motori W46 - destinati in copie di tre ad essere installati a poppa della Costa Fascinosa per muovere le due gigantesche eliche principali e a prua per le manovre in banchina e come motori di riserva - sono stati costruiti nello stabilimento della ex Grandi Motori navali di Trieste che dal 1999, dopo dieci anni di gestione della stessa Fincantieri, è stata assorbita dal gruppo Filandese Wartsila che in Italia, nello stabilimento di Trieste, fabbrica i motori navali più grandi e potenti di tutta l'Europa. Nel gruppo Wartsila Italia sono attualmente occupati circa 1.500 dipendenti, in gran parte occupati nello stabilimento di Trieste.

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