«Mestre la città capoluogo, Venezia isolata nella laguna»
Proteste su un testo della Zanichelli adottato nella media Alighieri che enfatizza il ruolo della terraferma a scapito di quello del centro storico

Alla fine Mestre ce l’ha fatta: è capoluogo di provincia. Basta complessi d’inferiorità nei confronti di Venezia, anche perché la «matrigna» lagunare è oggi solo un centro storico isolato che vive di turismo, merletti e vetro. Non è una burla anticipata di Carnevale, né l’ennesima esternazione infelice di qualche amministratore locale, ma quanto recita il testo scolastico «Geografia per immagini», di Giampietro Paci, edito dalla bolognese Zanichelli nel 2003 e adottato da anni alla scuola media statale Dante Alighieri di Venezia.
Nel libro, a pagina 47, nel capitolo Veneto Centrale, si legge: «Le città capoluogo del tratto settentrionale di pianura sono quattro - afferma il testo scolastico -. Esse sono situate ai vertici di un territorio a forma di quadrilatero, che è il cuore industriale della regione: Vicenza, Padova, Mestre, Treviso». La scoperta. A scoprire l’anomalia non solo formale ma anche sostanziale del testo è stato Massimo Andreoli, genitore di una bambina che frequenta la 1ºC della Dante Alighieri.
«Stavo aiutando mia figlia nei compiti di casa - racconta Andreoli - quando mi sono imbattuto in questa perla di saggezza. Lì per lì ci ho riso sopra, ma poi ho pensato con quale idea distorta della nostra città si rischi di educare i bambini veneziani. Così ho aperto subito una discussione all’interno del gruppo 40xVenezia e ho spedito un fax al preside della scuola».
Una missiva che segnala la pagina in cui l’autore scrive che «Mestre forma un comune unico con Venezia, alla quale è collegata con un ponte», ma anche quanto compare nella precedente pagina 43, in cui Venezia viene dipinta in sostanza come mera appendice turistica del territorio comunale.
Il preside e la docente.
Sollecitato dal fax del genitore il neopreside Roberto Sintini chiarisce i termini della questione: «Ho controllato e verificato l’assurdità di quanto scrive il testo - spiega Sintini - un errore non solo formale perché è il complessivo contenuto del capitolo che dà una immagine errata del territorio comunale».
Ma com’è possibile accorgersene accorgersene solo ora, dopo che il libro in quattro anni è stato letto da decine di persone tra docenti e genitori? «Sono arrivato quest’anno e non sono riuscito a leggere tutti i testi, non è neanche colpa dei docenti delle prime che sono anch’essi nuovi. Di certo - annuncia il preside - prenderemo provvedimenti, sia nello spiegare agli alunni qual è la vera storia, consistenza e articolazione del comune lagunare, sia verso la Zanichelli cui chiederemo una errata corrige immediata o una sostituzione dei testi».
Sulla stessa linea la docente Federica Anzolin, che sottolinea l’inadeguatezza di molti testi in uso nelle scuole. «Mamma mia. E’ incredibile, anche se», commenta dal canto sui la dirigente scolastica regionale Carmela Palumbo. «Eppure - continua - non è né la prima né l’ultima delle tante corbellerie che si trovano sui testi scolastici. Ora scriverò alla Zanichelli per una immediata correzione».
La replica da Bologna
. Con una breve nota la casa editrice Zanichelli, da ieri subissata da mail degli aderenti ai 40xVenezia, ringrazia per la segnalazione sottolineando come in altre parti del volume Venezia sia citata come capoluogo di regione, anche se la casa editrice ammette come quella pagina 47 induca l’alunno a credere che Mestre sia il capoluogo e Venezia una appendice.
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