Luca Bettella, da Albignasego al palco de Il Volo: «Che emozione»
Il 33enne della provincia di Padova ha fatto il vocalist nei tre concerti del trio a Mantova: «Ho dato il massimo, spero capiti ancora»

L’adrenalina fatica a scendere, perché il palco è casa sua ma questo è un po’ diverso.
Il cantante Luca Bettella, 33 anni, di Albignasego, è reduce da tre serate – 8, 10 e 11 maggio – nella straordinaria cornice di Palazzo Te di Mantova come vocalist de Il Volo, il trio noto nel mondo come interprete del pop lirico italiano.
Tre concerti-evento dal titolo “Tutti per uno – Viaggio nel tempo”. Con tanto di band, coristi, orchestra sinfonica e ospiti d’eccezione: Morandi, Ramazzotti, Mannoia e Giorgia, solo per citarne alcuni. E il tutto andrà in onda su Canale 5 nelle prossime settimane.
Dunque, un appuntamento imperdibile a cui ha contribuito, con il suo talento, anche il padovano Bettella. Che ora prova a riavvolgere il nastro: «A fine aprile abbiamo fatto le prove a Verona» racconta «il 6 maggio siamo arrivati a Mantova per gli ultimi aggiustamenti». Poi i concerti: «Un’esperienza bellissima, che mi ha dato la possibilità di condividere il palco con i miei idoli» dice Bettella «si è respirato un bel clima, nonostante la tensione data anche dalla registrazione».

Le gambe prima di salire sul palco tremano sempre un po’: «Normale che ci sia agitazione» ammette «ma una volta lì, ho realizzato che stavo facendo qualcosa di straordinario e che dovevo dare il massimo».
Laureato al Dams e diplomato in Canto jazz al conservatorio, Bettella ha fatto una lunga gavetta. «La prima volta che sono salito su un palco avevo 14 anni» dice «nel tempo mi sono fatto un buon curriculum». Frontman della band Kellers, per 11 anni nel Summertime Choir e ora voce di “Caro Lucio”, un omaggio a Dalla con cui il giovane sta girando i teatri di tutta Italia.
Con Il Volo si è tolto una bella soddisfazione che «ripaga tanti anni di impegno e sacrifici»: «Al momento è la produzione più importante alla quale ho partecipato» riferisce «per me un grande traguardo, se sono arrivato qui significa che qualcuno ha creduto in me e nelle mie capacità».
Quello del corista, inoltre, è un lavoro particolarmente complicato in cui, sottolinea Bettella, «devi mettere in pratica tutto quello che hai studiato, compresa la teoria e il solfeggio».
E sui tre tenori (due tenori e un baritono, per l’esattezza), il 33enne ha solo belle parole: «Sono persone stupende» assicura «grandi professionisti ma anche ragazzi molto tranquilli». E chiude: «Mi auguro che la collaborazione con loro possa continuare».

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