L’assessore Boraso intercettato: «Facciamo causa al Comune di Venezia, ci ha preso in giro»

Le parole dell’assessore arrestato nell’ordinanza che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di corruzione

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro con l'assessore Renato Boraso
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro con l'assessore Renato Boraso

«Bisogna fare una causa di 10 milioni di euro di danni al Comune, che ci ha preso per il c... come ho sempre detto».

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L'assessore comunale di Venezia Renato Boraso e palazzo Poerio Papadopoli

Sono le parole dell'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, in una intercettazione telefonica citata nell'ordinanza del gip e definita dal giudice «rivelatrice della completa immedesimazione con l'interesse privato della società Park 4.0 srl da parte dell'assessore, che dovrebbe esclusivamente perseguire l'interesse del Comune e che invece arriva al punto di proporre una causa milionaria contro il Comune (che in teoria dovrebbe rappresentare)».

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L'assessore Renato Boraso, finito in carcere

I «duecentomila» promessi dall’imprenditore Ormenese

«Ascoltami, quando è a posto con l'operazione, siccome tu mi hai dato una mano e tutto, io ti faccio un bonus di duecentomila. Non ti ho detto niente. Tu non sai niente». È la promessa che l'imprenditore Fabrizio Ormenese fa a Renato Boraso, l'assessore veneziano finito in carcere, secondo quanto emerge dalle intercettazioni contenute nell'ordinanza di custodia cautelare. Anche Ormenese è agli arresti.

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L'assessore Boraso in sopralluogo al quartiere Pertini di Mestre

Il contesto è relativo alla vendita di un terreno dell'Immobiliare Venezia nel 2022, per la quale Boraso avrebbe chiesto 40mila euro tramite fatture fittizie. Appresa la notizia, nota il Gip Alberto Scaramuzza, l'assessore risponde «va bene» e Ormenese ribadisce che l'ulteriore cifra esula dalla fattura già emessa.

Intercettazioni impossibili in 45 giorni

Nelle indagini che vedono indagato il sindaco di Venezia e agli arresti l'assessore Boraso «sono state usate intercettazioni: sono durate due anni. In 45 giorni nessuno potrebbe fare indagini di questo tipo, le intercettazioni rilevanti prevedono incontri e tempi di contatto e in 45 giorni è difficile pensare ad attività corruttive in tempi di prova di questo tipo. Dubito che chiunque abbia fatto indagini di questo tipo possa credere a una cosa di questo genere». Così il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ascoltato in commissione antimafia in merito all'ipotesi, prevista da una proposta di legge, di fissare un limite di 45 giorni per le intercettazioni in un'indagine.

Ormenese sarà sentito venerdì

Sarà sentito venerdì mattina Fabrizio Ormenese, l'imprenditore 58enne di Mira (Venezia), arrestato per l'indagine sulla presunta corruzione per le opere pubbliche a Venezia. Ormenese è finito in carcere a Venezia ed è il secondo dei due arrestati per la vicenda che vede indagato, tra gli altri, il sindaco Brugnaro. Ormenese sarà sentito in carcere, assistito dai propri legali, dai sostituti procuratori Roberto Terzo e Federica Baccaglini.

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