La Telecom "sfratta" le Poste centrali di Mestre

L’ufficio costretto a lasciare la sede storica di piazzale Donatori di sangue. Il contratto infatti  scade il 30 giugno 2012, e le Poste si stanno già muovendo per trovare un immobile alternativo
MESTRE La Telecom non rinnova il contratto d’affitto alle Poste centrali di piazzale Donatori di sangue. Non è propriamente uno sfratto, ma il risultato non cambia: l’ufficio dovrà traslocare. Telecom intende riprendere possesso dei locali che da decenni ospitano le Poste. Lo «sfratto» non è immediato, il contratto scade il 30 giugno 2012, ma le Poste si stanno già muovendo per trovare un immobile alternativo che abbia caratteristiche simili all’ufficio di piazzale Donatori di sangue. Hanno già visionato i locali dell’ex Standa, a pochi metri di distanza che, dopo essere rimasti chiusi a lungo, presto riapriranno i battenti. Sono infatti in corso i lavori di ristrutturazione dell’immobile. Pare però che l’ex Standa non faccia al caso delle Poste, che sta continuando a cercare. Le caratteristiche principali che deve avere la nuova sede sono essenzialmente due: essere in centro e disporre di una superficie di 4/500 metri quadri.


Nel frattempo Telecom ha già iniziato a restaurare il palazzo novecentesco che ospita provvisoriamente l’ufficio postale. Nei giorni scorsi è stata montata un’impalcatura esterna per la manutenzione della facciata. Un intervento di circa mezzo milione di euro che durerà un paio di mesi.


Il palazzo confina con l’altro immobile di Telecom, che ospita gli uffici dell’azienda telefonica. E’ probabile che Telecom intenda concentrare nella zona altri servizi e per questa ragione abbia deciso di non rinnovare il contratto ai «cugini» delle Poste. Le Poste centrali sono in quella sede da una vita. Certamente da oltre cinquant’anni. All’inizio, ai tempi delle Telve, con un ufficio più piccolo, quando Poste e Telefoni di Stato facevano parte della stessa famiglia.


Altra storia, altri tempi. Mestre è cambiata ed è in continua trasformazione. A partire proprio da piazzale Donatori di sangue che oggi è tutto un cantiere. Si diceva dell’ex Standa, interessata da alcuni mesi da un intervento di profondo restyling che sarà concluso entro la fine dell’anno. L’immobile comprende un piano interrato, che probabilmente diventerà un supermercato, un piano terra e un altro in elevazione. In tutto circa 1.500 metri quadri destinati ad accogliere negozi e uffici.


Vanno invece a rilento i lavori del Comune per il recupero di Villa Erizzo, che ospiterà la biblioteca di Mestre. Un intervento di 1,8 milioni per recuperare il corpo centrale della villa, che però ospiterà solo una parte della biblioteca. Il progetto completo della prevede la realizzazione ex novo, nel cortile della villa, di un edificio di due piani - più l’interrato -. Un investimento di circa 8 milioni, che al momento non è neppure nel bilancio triennale di Ca’ Farsetti. Ma la nuova amministrazione andrà misurata anche nella capacità, nonostante la crisi, di trovare le risorse per realizzare progetti decisivi come questo.
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