Basta bazar a cielo aperto: a Jesolo scatta la stretta sul decoro

Dibattito sul commercio al G20 spiagge, Nesto: «Regole per non deturpare i centri storici». Il dinamismo delle località di mare fa bene anche a tutto il Sandonatese

Giovanni Cagnassi
A Jesolo stretta sul decoro: stop ai bazar a cielo aperto
A Jesolo stretta sul decoro: stop ai bazar a cielo aperto

G20 spiagge, a Riccione si parla di commercio e turismo. E il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, approfitta dell’evento sulla costa romagnola per lanciare la prossima campagna per il decoro e le limitazioni ai negozi etnici.

«Non ci sarà una discriminazione», spiega De Zotti, «ma l’applicazione delle norme del decreto concorrenza. Abbiamo la possibilità se non altro di agire sul decoro urbano, quindi evitare bazar a cielo aperto che ricoprono i marciapiedi sollevando le proteste dei cittadini e commercianti.

Non guardiamo di certo all’etnia dei gestori, ma d’intesa con le associazioni di categoria possiamo limitare un certo genere di esercizi commerciali come i bazar che espongono di tutto e sovente creano problemi con il decoro».

La sindaca di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, che del G20 è coordinatrice, è intervenuta dalla sua città, rappresentata a Riccione dal vice sindaco, Francesco Monica. «Si parla di commercio», analizza Nesto, «vale a dire delle difficoltà di questo settore nelle città “fisarmonica” che sono piccole cittadine nella stagione invernale e metropoli in estate.

Turismo e commercio sono legati e quest’ultimo settore beneficia delle presenze turistiche.

Dobbiamo studiare strategie nuove di comunicazione e regole diverse soprattutto per i centri storici perché non siano deturpati. E anche premiare i prodotti locali e le tipicità.

Chiediamo come sindaci la possibilità di avere regole flessibili per pianificazioni commerciali a livello locale tenendo conto delle caratteristiche delle città turistiche». A Riccione, il vice sindaco di Jesolo, Luca Zanotto, ha illustrato come Jesolo crei indotto per il commercio di tutto il territorio Sandonatese. Entro il 2043 la località turistica supererà i 30 mila abitanti.

I dati della Cgia di Mestre secondo le rilevazioni della Camera di commercio di Venezia Rovigo, nel periodo 2019-2024, confermano un effetto traino. Jesolo rivela una tendenza di crescita nel numero di imprese attive, in controtendenza rispetto al distretto Sandonatese: se tra il 2019 e il 2024 nell’area ampia si registra una flessione dello 0, 6% e sul territorio provinciale il calo è dell’1,3%, a Jesolo si assiste a un incremento del 3, 1% nello stesso arco temporale.

L’incremento delle imprese artigiane, che in provincia di Venezia e Veneto registrano un calo rispettivamente del 2, 2% e del 4, 9%, nel Sandonatese crescono dell’1, 1%, e Jesolo supporta il rilancio grazie all’apertura di 44 nuove aziende per un incremento percentuale di 6, 8 punti.

In città sono in aumento le imprese. Nei sei anni esaminati la crescita è stata di 229 aziende equivalente a +4, 6%. Un contributo per l’intero distretto Sandonatese che segna una crescita dell’1,5%, più che doppia rispetto al resto della provincia (+0, 6%).

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