Precipita da trenta metri durante l’arrampicata, muore alpinista
La vittima, 64 anni, era residente a San Pietro in Gu (Padova). Caduto dalla parete, è rimasto impigliato nelle funi: soccorso dopo cinque ore a causa della nebbia

Tragico incidente in Val Canali, nel Trentino orientale. Un padovano di 64 anni residente a San Pietro in Gu ha perso la vita nel tentativo di affrontare la via Albiero Dolcetta. Si tratta di un percorso di arrampicata che si affronta in cordata. Con lui, infatti, altri due veneti: un altro padovano e un vicentino rimasti illesi.
Il 64enne – da quanto si apprende dal soccorso alpino che ha svolto l’intervento di soccorso – sarebbe caduto da un’altezza di trenta metri durante la salita della parete, rimanendo poi appeso ai cavi di sicurezza. L’uomo, seppur ferito gravemente, è sopravvissuto all’impatto con la pietra. I compagni di cordata alle 15.09 hanno contattato i soccorsi.
Una volta sul posto l’elicottero del soccorso alpino non è riuscito però ad avvicinarsi alla parete per recuperare il padovano ferito a causa della fitta nebbia. Il mezzo ha quindi caricato otto operatori del soccorsi alpino delle stazioni di Primero e San Martino di Castrozza, portati fino a un canalone parallelo alla parete.
Da lì hanno iniziato la camminata che dopo quasi cinque ore li ha portati sul luogo dell’incidente. L’alpinista, gravemente ferito, è deceduto poco più tardi quando ormai alle 21 l’elicottero è riuscito a mettersi in posizione per il recupero. La salma è stata recuperata e portata a valle.
Sono stati portati in salvo i due compagni di cordata.
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