Impossibile far emergere lo Zairo
I tecnici non riescono a prosciugare solo una parte del canale

BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - RECUPERO PESCI CANALETTA PRATO DELLA VALLE
PADOVA. Si è rivelato molto più difficile del previsto far riemergere quello che rimane dell’antico teatro romano Zairo, in Prato della Valle. A luglio erano iniziati i lavori per il prosciugamento della canaletta dell’Isola Memmia, perché nella parte meridionale è possibile osservare le fondamenta della struttura di epoca romana. Ma le paratie non sembrano poter consentire di svuotare solo un tratto del corso d’acqua. Perciò è stato deciso il rinvio di qualche mese e i lavori riprenderanno probabilmente a inizio ottobre. I tecnici di Palazzo Moroni, assieme agli archeologi, dovranno decidere se ritentare di svuotare solo una parte della canaletta o addirittura interrompere il flusso dal canale Alicorno e dunque svuotare completamente l’anello d’acqua del Prato.
«Le attività di prosciugamento della canaletta dell’Isola Memmia per la messa in luce dei resti del teatro romano, avviate nei primi giorni del mese di luglio, hanno permesso di acquisire elementi informativi sul particolare assetto del fondale, che si è rivelato irregolare, permeabile e ricoperto di una quantità di detriti e fanghi di entità superiore ad ogni aspettativa», è stata la spiegazione del Dipartimento di archeologia del Bo, che sta gestendo l’intera operazione.
«Questi dati hanno suggerito di operare attraverso azioni mirate allo sbarramento delle acque diverse da quelle inizialmente programmate. Tali azioni idonee all’ottimale tutela del fondale della canaletta, dei resti archeologici e della spalletta di contenimento richiedono una dilatazione dei tempi tecnici di lavoro. Il nuovo sistema previsto garantirà comunque di acquisire tutte le informazioni previste per la rilettura del monumento».
Nel frattempo sono ancora in corso le indagini conoscitive, come il rilievo del contesto architettonico di Prato della Valle. E riprenderanno in autunno anche le visite guidate per i gruppi turistici, accompagnate da dei visori Samsung Vr, per la cosiddetta “realtà aumentata”. Si tratta di un viaggio virturale che possono fare i turisti sulle strade dell’antica Padova romana, dall’arena fino al Prato della Valle.
(c.mal.)
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