Giornate Fai di Autunno, ecco cosa si può visitare in Veneto

Sono oltre 30 luoghi da scoprire nella nostra regione durante le Giornate Fai d’Autunno 2025 in programma l’11 e 12 ottobre. Ecco la lista completa delle meraviglie aperte eccezionalmente

Villa Da Ponte a Cadoneghe
Villa Da Ponte a Cadoneghe

Oltre 700 luoghi eccezionali in Italia, solitamente non visitabili, poco conosciuti e lontani dai consueti itinerari turistici, saranno protagonisti delle Giornate Fai d’Autunno 2025, in programma sabato 11 e domenica 12 ottobre in 350 città. Torna per la quattordicesima edizione il grande evento di piazza che il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni autunno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: una festa diffusa, organizzata dalle Delegazioni FAI e dai Gruppi FAI sul territorio, con l’importante partecipazione dei giovani volontari.

«Anche il Veneto è protagonista l’11 e il 12 ottobre per la quattordicesima edizione delle GFA 2025, che quest’anno festeggia i 50 anni del FAI – dichiara Giovanna Vigili de Kreutzenberg, presidente del FAI Veneto - Invitiamo i cittadini a visitare le nostre aperture dalle rive del mare ai 1600 metri della malga di Fontana Secca, attraverso le città, i palazzi, le chiese, i borghi, gli spazi naturali della nostra straordinaria regione. Vi aspettiamo numerosi a sostenere il FAI per godere della bellezza e per crescere sempre, “nella speranza di una convivenza civile…. che semina pace” come dice il nostro Presidente Magnifico». 

L’impegno del Fai

Settantacinque beni salvati e recuperati, di cui 59 aperti regolarmente al pubblico - nel 2024 visitati da oltre 1 milione e centomila persone - e 16 attualmente in restauro, migliaia di altri luoghi valorizzati in iniziative e progetti locali e nazionali, oltre 300.000 iscritti, più di 16.000 volontari in tutta Italia, una sola missione: prendersi cura del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese.

È l’obiettivo del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS fin dal 1975, quando Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli hanno dato vita alla Fondazione per salvare luoghi dimenticati o trascurati ma meritevoli di essere mantenuti, aprendoli al pubblico e rendendoli fruibili, vissuti, curati.

Quest’anno il FAI festeggia i cinquant’anni dalla sua nascita, cinquant’anni di “un civile servizio” che svolge quotidianamente a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, con una missione che si invera nella cura e nella salvaguardia di luoghi speciali, dai castelli alle ville, dai parchi alle abbazie, passando per vallate alpine, baie marine ed edifici rurali e industriali, per un totale di oltre 85.000 mq di edifici storici tutelati e più di 8,6 milioni di mq di paesaggio protetto.

Cosa visitare, provincia per provincia

Belluno

A Belluno, grazie al Gruppo FAI Giovani di Belluno, sarà eccezionalmente visitabile la Collezione privata Anelli Monti a Tisoi. L’apertura è riservata agli iscritti FAI, con possibilità di iscrizione in loco. La raccolta è ospitata in una dimora rurale cinquecentesca della Valbelluna, dichiarata di particolare interesse culturale dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1964 per i suoi ballatoi e poggioli lignei. Custodisce la sorprendente collezione di Carlo Anelli Monti, che nel tempo ha riunito cimeli dalle guerre d’Indipendenza alla Seconda guerra mondiale, uniformi e armi, autografi e reperti provenienti anche dall’Impero Asburgico, dalla Prussia e dai territori coloniali africani. Tra i pezzi di maggiore rilievo spicca un autografo di Isabella di Castiglia. Normalmente non accessibile, la collezione sarà aperta nelle Giornate FAI d’Autunno anche con visite speciali su prenotazione condotte dallo stesso proprietario.

 

Collezione Privata Anellimonti. Foto Renata Serragiotto
Collezione Privata Anellimonti. Foto Renata Serragiotto

A Ponte nelle Alpi, il Gruppo FAI Giovani Belluno propone l’apertura della chiesa di Santa Caterina, normalmente poco accessibile. Arroccata su uno sperone roccioso che domina il Piave lungo la via d’Alemagna, antica direttrice di transito tra Veneto, Tirolo e Germania, la chiesa conserva uno dei cicli pittorici trecenteschi più antichi della Valbelluna: un patrimonio di affreschi che intreccia influssi bizantini, veneziani, dalmati e giotteschi, con scene evangeliche e figure di santi. L’apertura eccezionale nelle Giornate FAI d’Autunno offrirà l’opportunità di ammirare da vicino questo straordinario incontro di culture e linguaggi figurativi nel cuore delle Dolomiti, accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico “Tiziano” di Belluno.

A Feltre, il Gruppo FAI di Feltre propone l’apertura dell’ex Seminario Vescovile, complesso che sorge nel cuore della città, accanto alla Cattedrale di San Pietro e affacciato su Piazza Matteotti. Sorto sul sito dell’antico convento delle clarisse di Santa Chiara fondato nel 1297, fu ristrutturato nel 1845 dall’architetto Giuseppe Segusini e per secoli ha mantenuto la sua vocazione educativa. Qui studiarono, tra gli altri, Albino Luciani, futuro papa Giovanni Paolo I, e l’ingegnere Luigi Negrelli. L’edificio, di linee sobrie ed equilibrate, custodisce la chiesa di San Luigi Gonzaga, in stile neoclassico, decorata con affreschi di Giuseppe Modolo e opere di artisti locali, un tempo arricchita anche dall’“Assunta” di Andrea Brustolon, oggi al Museo Diocesano. Normalmente chiuso al pubblico, il complesso sarà eccezionalmente visitabile nelle Giornate FAI d’Autunno, con visite a cura dell’Istituto Canossiano e dell’Istituto G. Dal Piaz.

 

Seminario Vescovile di Feltre. Foto di Isabella Pilo
Seminario Vescovile di Feltre. Foto di Isabella Pilo

Accanto a questa apertura sarà inoltre proposta, su prenotazione, la visita speciale “Raduniamo le foglie sparse dei conventi di Feltre”, dedicata alla riscoperta dei resti architettonici e artistici degli antichi monasteri cittadini soppressi, tra cui Santa Chiara, Santa Maria del Prato e Santa Maria degli Angeli, con portali, chiostri e altari marmorei oggi conservati in Duomo.

Monte Fontana Secca e Col de Spadarot, Bene del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano nel Comune di Setteville (BL), che recentemente ha visto l’inaugurazione dello spazio narrativo, allestito nella Casa del Malgaro, con un video racconto immersivo dedicato alla storia della malga, sarà aperta al pubblico con ingresso a contributo libero, sia nella giornata di sabato che di domenica, dalle 10.00 alle 16.00 Non sarà previsto un servizio di ristoro in loco. Il sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI d'Autunno, beneficiando di fondi europei PNRR - Programma protezione e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale.

Padova

In città, la Delegazione FAI di Padova e il Gruppo FAI Giovani propongono l’apertura straordinaria del Deposito della Soprintendenza, situato nel quartiere Arcella, visitabile solo nella giornata di venerdì. L’edificio, costruito nel 1935 dall’ingegnere Gino Briani come Casa del Fascio e poi trasformato in deposito e laboratorio di restauro, è uno dei pochi esempi di architettura razionalista in città. Al suo interno sono conservati affreschi staccati, lapidi ed epigrafi provenienti da chiese e monumenti padovani distrutti dai bombardamenti o demoliti nel dopoguerra. Normalmente chiuso al pubblico, il deposito si potrà scoprire nelle Giornate FAI d’Autunno con visite curate dal personale della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Padova, Treviso e Belluno.

Palazzo Pisani De Lazara
Palazzo Pisani De Lazara

Esclusivamente riservata agli iscritti FAI, con possibilità di iscriversi in loco, è l’apertura, durante le Giornate FAI d’Autunno, della Casa dell’Angelo, attuale sede del Gabinetto di Lettura. Palazzo di epoca romanica nel cuore del centro storico, affacciato su piazza Insurrezione e unica testimonianza superstite dell’antico quartiere di Santa Lucia, fu costruito tra il XIII e il XVI secolo probabilmente come residenza nobiliare, trasformato in albergo e poi in locanda.

Agli inizi del Novecento una Società di “amatori di cose antiche” lo salvò dalla demolizione, destinandolo ad attività culturali e biblioteca. Articolato su tre piani con impianto medievale e portone romanico, apre eccezionalmente nelle Giornate FAI d’Autunno poco prima dell’avvio dei lavori di restauro. Al termine della visita, nell’ambito del progetto FAI Ponte tra Culture, un narratore offrirà riflessioni sulla Casa dell’Angelo, legandola alla propria esperienza e a valori universali come il sapere, l’accoglienza e la trasformazione urbana.

Eccezionalmente aperto anche Palazzo Pisani De Lazara, oggi sede dell’Istituto Maria Ausiliatrice, lungo la Riviera San Benedetto e affacciato sul canale. Costruito nel 1783 per volontà di Pietro Vettor Pisani e progettato dal giovane architetto veneziano Giannantonio Selva, è considerato il primo esempio di architettura neoclassica in città e tra i primi in Italia. All’interno conserva affreschi di Pietro Antonio Novelli, con il grande salone dedicato agli eroi della storia romana, mentre all’esterno si estende un raro parco all’inglese settecentesco con alberi secolari. Normalmente non visitabile, il palazzo sarà accessibile nelle Giornate FAI d’Autunno, offrendo l’occasione di scoprire una dimora che intreccia arte, storia e natura, autentico manifesto del gusto neoclassico a Padova.

Villa dei Vescovi a Torreglia. Foto Archivio Consorzio Terme Euganee
Villa dei Vescovi a Torreglia. Foto Archivio Consorzio Terme Euganee

In provincia di Padova, la Delegazione FAI e il Gruppo FAI Giovani aprono solo domenica Villa Da Ponte, oggi Vergerio, dimora settecentesca di Cadoneghe voluta dal nobile Nicolò Da Ponte. La residenza, con pianta a U e oratorio dotato di piccolo campanile, conserva ambienti interni interamente affrescati. Il cuore del percorso è la sala della musica, decorata con un ciclo recentemente attribuito a Fabio Canal della scuola del Tiepolo, che celebra il committente in veste di guerriero antico.

La villa racconta la vicenda di una casata veneziana capace di riconquistare prestigio fino all’elezione a doge di Nicolò e resa celebre da Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart. Normalmente non visitabile, sarà accessibile nelle Giornate FAI d’Autunno grazie alla disponibilità degli attuali proprietari, i signori Vergerio.

Accanto a questa apertura è prevista una visita speciale venerdì 10 ottobre alle ore 16.15, aperta al pubblico con prenotazione in loco presso il banchetto FAI. Sarà un’occasione esclusiva per essere accompagnati dai proprietari e dalla restauratrice Monica Vial, che intrecceranno il racconto della dimora con la spiegazione delle tecniche di recupero degli affreschi, offrendo uno sguardo diretto sulla bellezza e sul restauro di questo patrimonio.

Villa dei Vescovi, Bene del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano a Luvigliano di Torreglia (PD), sarà visitabile sabato 11 e domenica 12 dalle 10.00 alle 18.00, con ingresso a contributo libero per le visite in autonomia oppure guidate ad orario fisso alle 11.00, 12.00, 15.00 e 17.00. Arricchiscono il programma anche le passeggiate nel Brolo con il giardiniere o le visite esclusive alle Residenze di Charme della Villa, riservata agli iscritti FAI. Il sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI d'Autunno, avendo beneficiato di un contributo del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale per il restauro del muro di cinta.

Rovigo

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, la Delegazione FAI di Rovigo propone a Badia Polesine l’apertura dell’abbazia della Vangadizza, situata a pochi passi dal centro storico e immersa in un’area verde che ne esalta il carattere di luogo di quiete. Fondata nel 953 per volontà di Almerigo d’Este, l’abbazia ha vissuto secoli di trasformazioni e ampliamenti fino alla soppressione napoleonica, che portò all’abbandono e al progressivo degrado del complesso. Acquistata dal Comune nel 1985, è stata recuperata e oggi accoglie la Biblioteca Comunale.

Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine
Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine

Cuore dell’edificio è il chiostro trapezoidale, da cui si accedeva ai dormitori, al refettorio, al seminario e all’appartamento dell’abate, riccamente affrescato. Sabato e domenica, accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni dell’IIS “Primo Levi” di Badia Polesine, sarà possibile ripercorrere la storia di una delle abbazie più affascinanti del Polesine, scoprendo spazi carichi di memoria e suggestione. Il sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI d'Autunno, avendo beneficiato di un contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per il potenziamento delle strutture e delle dotazioni scientifiche e tecnologiche.

Sempre a Badia sarà aperto anche il Teatro Sociale Balzan, conosciuto come la “piccola Fenice”. Progettato dall’architetto Santo Baseggio su commissione del nobile Bartolomeo Dente, fu inaugurato nel 1812 e divenne presto il cuore culturale della città. Ampliato e arricchito nel 1855 con decorazioni a foglia d’oro, fregi e affreschi, deve il soprannome alla somiglianza con il celebre teatro veneziano.

Dopo un lungo periodo di chiusura, nel 2011 è stato restituito alla comunità con una nuova intitolazione al concittadino Eugenio Balzan. Sobrio all’esterno, sorprende per la ricchezza degli interni con tre ordini di cinquanta palchetti, motivi floreali e geometrici, figure danzanti e le tre muse raffigurate nel proscenio. Sabato e domenica, accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni dell’IIS “Primo Levi”, i visitatori potranno immergersi nella storia di questo gioiello teatrale, dalla sua fondazione alla rinascita contemporanea.

Teatro Balzan a Badia Polesine
Teatro Balzan a Badia Polesine

A Castelmassa si potrà scoprire la Chiesa Arcipretale di Santo Stefano Protomartire, edificio imponente che domina Piazza Libertà a pochi passi dall’argine del Po. Le origini risalgono al X secolo, ma la forma attuale è frutto di ricostruzioni e ampliamenti tra Cinquecento e Novecento.

L’architetto Brenno Del Giudice ne ridisegnò la facciata con loggiato e guglie piramidali, mentre gli interni, a tre navate, custodiscono altari di scuola veneta, ferrarese e bolognese, oltre alle decorazioni a tempera del pittore Anselmo Baldissara dedicate ai santi protettori, ai misteri della Fede e alle Virtù cristiane. Sabato e domenica i visitatori potranno scoprire uno dei principali monumenti della città, tra architettura barocca e cicli pittorici di grande suggestione.

Non lontano, sarà visitabile Palazzo Bentivoglio, che si affaccia sulla piazza principale accanto alla chiesa di Santo Stefano. Costruito tra il 1609 e il 1638, testimonia l’arrivo in Polesine della famiglia Bentivoglio, capace di trasformare terreni paludosi in fertili aree agricole.

Ampliato e rinnovato a metà Ottocento con elementi liberty ed eclettici, conserva ancora oggi l’impianto ottocentesco con corpo principale su tre piani e costruzioni attorno al cortile. Dopo un lungo periodo di abbandono, è stato recuperato dalla famiglia Cazzola, che ne ha restituito alcuni ambienti all’uso abitativo. La visita permetterà di conoscere la vicenda di una casata che contribuì in modo decisivo allo sviluppo economico e culturale del territorio.

Treviso

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, la Delegazione FAI di Treviso propone a Maserada sul Piave l’apertura di Villa Sugana Persico Rossi, una delle ville più antiche della provincia. Nata probabilmente come convento ospedaliero francescano, fu trasformata in residenza nobiliare dalla famiglia Papadopoli nel XV secolo e nei secoli successivi passò ai Persico e infine ai Rossi, attuali proprietari. La dimora, colpita da saccheggi e danneggiamenti in età moderna e contemporanea, è stata riportata all’antico splendore grazie ai restauri degli anni Settanta e Ottanta del Novecento.

Chiesa Parrocchiale Santa Lucia a Biadene
Chiesa Parrocchiale Santa Lucia a Biadene

All’interno si conserva un ricco apparato di affreschi a soggetto allegorico, storico e religioso che decora il salone passante, i piccoli ambienti laterali e i piani superiori; tra questi spicca il cosiddetto “salottino di Cleopatra”, con episodi dedicati alla regina d’Egitto. Normalmente non visitabile, sarà l’occasione di scoprire ambienti di grande impatto visivo immersi in un contesto verde e suggestivo.

A Montebelluna, nella frazione di Biadene, sorge la chiesa di Santa Lucia, eretta tra il 1714 e il 1719 per volere di Alvise Pisani in occasione delle nozze del figlio Almoro II con Isabella Correr. L’edificio, a navata unica, presenta una facciata di ispirazione palladiana e un interno riccamente decorato con stucchi bianchi e oro.

Nell’abside si conserva il primo affresco di Giambattista Tiepolo, l’“Assunzione della Vergine”, realizzato a soli vent’anni, mentre sul soffitto della navata è visibile la “Gloria dei Santi Lucia e Vittore” dipinta da Giambattista Canal nel 1804. Non ancora regolarmente aperta al pubblico per i lavori di restauro in corso, la chiesa sarà essere eccezionalmente aperta nelle Giornate FAI d’Autunno, offrendo l’occasione di riscoprire due capolavori del Settecento veneto finalmente riportati al loro splendore.

 

Chiesa Santi Pietro e Paolo a San Fior
Chiesa Santi Pietro e Paolo a San Fior

Il Gruppo FAI Giovani di Treviso porta alla scoperta della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Castello Roganzuolo a San Fior. Sorta su un sito di origini romane e poi medievali, la pieve fu ampliata nei secoli e conserva una navata unica con cappelle laterali dove si intrecciano elementi gotici, rinascimentali e barocchi.

All’interno si trovano affreschi cinquecenteschi attribuiti a Francesco da Milano, con scene dedicate ai santi protettori e alla parabola delle vergini stolte e sagge, oltre a una copia del trittico di Tiziano commissionato dalla comunità nel Cinquecento, il cui originale è oggi al Museo Diocesano di Vittorio Veneto.

Il Memoriale Brion, Bene del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano a San Vito di Altivole (TV), sarà aperto al pubblico sia sabato che domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 con ultimo ingresso ore 17.00 L’ingresso sarà limitato a 30 persone ogni 30 minuti per la visita in autonomia con ingresso a contributo libero. Le visite guidate saranno in programma per entrambe le giornate alle ore 10.00, 12.00, 14.00 e 16.00.

Venezia

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, la Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Venezia offriranno al pubblico l’opportunità di ammirare da vicino tre dei palazzi più celebri della città lagunare, affacciati sul Canal Grande. Le aperture di Venezia sono su prenotazione.

L’accesso a Palazzo Balbi e a Palazzo Ferro Fini è consentito esclusivamente presentando un documento di identità in corso di validità.

Affacciato su uno dei tratti più suggestivi del Canal Grande, Palazzo Balbi fu edificato a partire dal 1582 per volontà di Nicolò Balbi, probabilmente su progetto di Alessandro Vittoria. Nel tempo passò a Michelangelo Guggenheim e alla Società Adriatica di Elettricità, fino a diventare nel 1971 sede della Regione e della Giunta Regionale del Veneto.

La facciata segna il passaggio dal classicismo al barocco, con i celebri timpani mistilinei introdotti per la prima volta a Venezia. All’interno conserva affreschi di Jacopo Guarana e arredi settecenteschi. Durante la visita sarà possibile attraversare la corte interna, accedere ai saloni nobiliari con mappamondi e affreschi e ammirare le sale istituzionali affacciate sul Canal Grande.

Sempre sul Canal Grande si erge Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto. Risultato dell’unione seicentesca di due edifici, trasformati nell’Ottocento in albergo di lusso, conserva una facciata che unisce elementi rinascimentali e gotici. All’interno restano affreschi, stucchi e vetri di Murano e un grande dipinto di Pietro Liberi nell’ufficio del Presidente. Conclusa l’avventura del Grand Hotel, il palazzo è stato acquistato dalla Regione nel 1975 e restituito al suo splendore. Oltre al percorso principale, è prevista una visita speciale su prenotazione sabato e domenica tra le 12.30 e le 14.00 (con donazione a partire da 10 €). Questa comprende l’accesso anche al secondo piano nobile del Palazzo con il suo grande salone recentemente restaurato e arricchito da uno straordinario tappeto persiano e un meraviglioso dipinto di Lancerotto, e ad ambienti ottocenteschi decorati con stucchi e affreschi, già suites di lusso del Grand Hotel e ora uffici di rappresentanza del Consiglio.

Infine, è riservata agli iscritti FAI, con la possibilità di iscriversi in loco, l’apertura di Palazzo Smith Mangilli Valmarana. Situato nei pressi di campo Santi Apostoli, fu acquistato nel Settecento dal console inglese Joseph Smith, collezionista e mecenate che lo fece ricostruire da Antonio Visentini. Divenuto poi dimora di Giuseppe Mangilli, venne sopraelevato e decorato in stile neoclassico da Giannantonio Selva. Gli interni del piano nobile presentano stucchi raffinati, specchiature e dipinti. La visita comprende una rara stele altinate, la corte con le finestre in trompe l’œuil, lo scalone monumentale e il piano nobile affacciato sul Canal Grande, ora sede della società Art Events, con pregevoli decorazioni e cicli di affreschi a soggetto storico e mitologico.

Spostandosi nell’entroterra, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno, il Gruppo FAI Giovani di Portogruaro propone a Caorle l’apertura di Ca’ Cottoni, accessibile solo domenica. Nato nel contesto delle grandi bonifiche del Novecento, il borgo conserva l’impianto originario degli insediamenti agricoli, con edifici disposti attorno alla chiesetta della Resurrezione, centro religioso e sociale delle famiglie di coloni. L’edificio, sobrio e raccolto, rappresenta ancora oggi il cuore identitario della comunità. I visitatori, accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni del Liceo XXV Aprile di Portogruaro, potranno scoprire la storia del borgo e ammirare la chiesetta, simbolo della fede e del lavoro agricolo che hanno segnato il territorio.

A completare la proposta è prevista un’iniziativa speciale presso la chiesa della Resurrezione: domenica 12 ottobre, , sarà possibile partecipare a visite condotta dal dott. Alessandro Dall’Oro, che intreccerà i ricordi di vita a Ca’ Cottoni con approfondimenti storici e artistici.

Idrovora
Idrovora

Sempre domenica, a Caorle, aperta al pubblico anche l’idrovora del Termine, capolavoro di ingegneria idraulica inaugurato nel 1922 e ancora oggi parte del sistema di bonifica del territorio. L’elegante edificio in laterizio, scandito da archi e merlature, unisce funzionalità e raffinatezza architettonica, custodendo all’interno pompe storiche che raccontano l’evoluzione delle tecniche idrauliche del Novecento. Con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo XXV Aprile di Portogruaro si potrà entrare nell’impianto, scoprendo il ruolo decisivo che ebbe nella trasformazione delle paludi in terre fertili e produttive. Le visite saranno proposte anche in lingua inglese.

Negozio Olivetti, Bene del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano in Piazza San Marco a Venezia, sarà visitabile sia al sabato che alla domenica con visite in autonomia con ingresso a contributo libero, dalle ore 10.00 alle ore 18.30 e ultimo ingresso ore 18.00. Sono previste speciali visite guidate alle ore 11.00 e alle ore 17.00 a tema “Architettura”, alle ore 13.00 in compagnia della Direttrice e alle ore 15.00 a tema “Olivetti e Scarpa”

Verona

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, la Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Verona propongono l’apertura del Circolo Unificato dell’Esercito, ospitato dal 1927 nell’ala ovest di Castelvecchio. Le eleganti sale di rappresentanza e di lettura, arricchite da dipinti concessi dal Museo di Castelvecchio, raccontano la storia di un luogo nato per favorire la vita culturale e sociale degli ufficiali e poi divenuto prestigiosa cornice per eventi cittadini. L’apertura straordinaria permetterà di accedere ad ambienti solitamente non visitabili, inclusi i raffinati spazi interni e il cortiletto con pozzo cinquecentesco, scoprendo curiosità e memorie legate alla vita del Circolo.

Circolo Unificato dell'Esercito
Circolo Unificato dell'Esercito

Sempre a Verona sarà visitabile il Tribunale Militare, ospitato nell’ex convento di Santa Lucia in Stradone Porta Palio. Fondato nel XII secolo e più volte trasformato, il complesso divenne caserma napoleonica e sede militare austriaca, per poi subire gravi danni durante la Seconda guerra mondiale. Oggi ospita la Procura Militare ed è uno dei tre tribunali militari ancora attivi in Italia. I visitatori, insieme ai volontari del Gruppo FAI Giovani di Verona, potranno accedere a spazi solitamente non fruibili, ripercorrendo la storia del convento, le vicende belliche che lo segnarono e il ruolo del Tribunale Militare durante i conflitti del Novecento.

Villa Bassani
Villa Bassani

Riservata agli iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco è Villa Bassani situata nel quartiere di Borgo Trento. La palazzina liberty fu progettata nei primi del Novecento da Ettore Fagiuoli per l’avvocato Virginio Bassani. L’edificio, a tre piani, si distingue per la varietà di elementi architettonici medievaleggianti che arricchiscono i prospetti e per il connubio di pittura, scultura e architettura che ne caratterizza gli interni. Si potranno ammirare le facciate e il giardino retrostante, che custodisce l’unico albero monumentale di proprietà privata nel comune di Verona. La proprietà aprirà inoltre il vano scale, riccamente decorato, e la loggia del piano rialzato, dove spiccano dettagli artistici di particolare pregio.

Vicenza

In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, la Delegazione FAI di Vicenza propone l’apertura dell’Appartamento prefettizio nel Palazzo del Governo in Palazzo Nievo, sede della Prefettura. Edificato tra il 1569 e il 1611 per volontà di Massimiliano Godi e ampliato nel Settecento da Ottone Calderari, l’edificio si distingue per la loggia su colonne tuscaniche, il portico con cornice bugnata e lo scalone che introduce al piano nobile. Le sale conservano affreschi e tele di pregio, tra cui le opere di Francesco Lorenzi nella sala dell’Accademia Armonica, dove il soffitto andò perduto nel bombardamento del 1945. L’apertura straordinaria consente di accedere non solo agli uffici della Prefettura e della Provincia, ma anche alla residenza privata del Prefetto, con la loggia affacciata su Contrà Piancoli.

Villa Verato Putin a Villaverla
Villa Verato Putin a Villaverla

In provincia, con il Gruppo FAI Giovani di Vicenza sarà possibile visitare Villa Ghellini e Villa Verlato Putin a Villaverla in un percorso unico che unisce due capolavori architettonici del Cinquecento a pochi passi l’uno dall’altro. La prima, opera di Antonio Pizzocaro, colpisce per l’impianto ad organismo chiuso e lo scalone monumentale arricchito da statue di Giacomo Cassetti. La seconda, progettata da Vincenzo Scamozzi, custodisce cicli pittorici di straordinaria suggestione che rievocano la vita del capostipite Giovanni Verla, i giganti della mitologia e la celebre battaglia di Lepanto del 1571. L’apertura straordinaria permette di scoprire insieme architetture imponenti e affreschi di grande valore storico e artistico.

Sempre in territorio di Villaverla, nella frazione di Novoledo, solo il sabato saranno aperti al pubblico Villa Ghellini Mantiero e l’oratorio di San Gaetano La villa, voluta nel 1575 da Giovanni Milano e poi legata alla famiglia Ghellini, conserva sale decorate con motivi geometrici e floreali e un ampio granaio che oggi ospita una collezione privata di biciclette e moto d’epoca. L’oratorio seicentesco, dedicato a Sant’Antonio ma noto come San Gaetano, custodisce due pale d’altare, tra cui una attribuita a Giulio Carpioni. L’apertura, prima assoluta per la villa, offre l’occasione rara di scoprire un complesso poco noto e di grande fascino, tra architettura, devozione e memorie letterarie.

Appartamento Prefettizio Palazzo Nievo
Appartamento Prefettizio Palazzo Nievo

La Delegazione FAI di Bassano del Grappa ci porta, infine, alla scoperta di Pove del Grappa, il paese degli scalpellini, primo comune dopo Bassano nella vallata del Brenta. Celebre per la lavorazione del marmo – in particolare il biancone di Pove – il borgo è anche noto per la produzione di olio d’oliva e per la suggestiva Processione del Cristo, evento quinquennale che richiama migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Il percorso di visita comprende la chiesa parrocchiale, ricca di altari marmorei donati dagli scalpellini e impreziosita da dipinti dei Da Ponte, il prezioso crocifisso ligneo, e la chiesetta di San Pietro, che per l’occasione accoglie una mostra di opere marmoree di artisti locali, molte delle quali esposte per la prima volta. I visitatori potranno inoltre scoprire abitazioni con incisioni in marmo che raccontano la storia del paese e visitare il Museo degli Scalpellini, custode della memoria di un mestiere che ha segnato l’identità della comunità.

Grazie agli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto G.A. Remondini, al Museo dello Scalpellino di Pove e ai volontari del Gruppo FAI Giovani di Bassano del Grappa, le Giornate FAI diventeranno un’occasione unica per conoscere da vicino tradizioni, arte e devozione che rendono Pove un luogo di grande fascino.

Elenco completo dei luoghi aperti in VENETO e modalità di partecipazione all’evento su:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=VENETO

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