Discoteche del litorale veneto chiuse per il veglione, appello ai controlli sulle feste abusive

Muretto, King’s e Vanilla chiuse a Jesolo, aperte Tnt e Palmariva a Portogruaro, l’Area City di Mestre anticipa a venerdì 30. Polato (Silb): sollecitiamo verifiche su feste senza licenze e garanzie

Giovanni Cagnassi
(c)ClaudioVianello2022
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Veglioni, musica e fuochi per la notte di Capodanno, ma le discoteche aprono solo nell'entroterra veneziano. Il litorale jesolano non vedrà le storiche Muretto, King's, Vanilla. A Mestre l'Area City anticipa addirittura a venerdì notte la festa di Capodanno, nel segno del motto “Il 30 is the new 31”. Il titolare Luca Giolo spiega il perchè: «I giovani oggi prediligono feste private, in villa e locali trasformati all'occorrenza. Anticipiamo il Capodanno per fare festa il venerdì notte. Occhio però alle feste abusive nei locali o ville che non hanno licenze di pubblico spettacolo perchè sono strutture che non garantiscono la sicurezza degli avventori».

A Jesolo si troverà in ogni caso un posto dove ballare e divertirsi, perchè restano le "colonne" Marina Club e il Gasoline di piazza Mazzini. Ma tecnicamente non sono discoteche, più vicine a discobar e ristoranti con musica.

La festa a Jesolo sarà in piazza Kennedy in paese con Radio Bella &Monella e Piterpan, ospite la band dei Tiromancino, mentre le radio saranno protagoniste anche al PalaExpomar di Caorle.

Per ballare davvero in pista ci sono il Tnt a Lugugnana, una manciata di chilometri da Portogruaro, locale che ha una sua storia e una clientela giovane e affezionata al divertimento sfrenato fino all'alba, e il Palmariva a Fossalta di Portogruaro.

San Donà ha il Revolver, un club molto apprezzato dai ragazzi ormai da diversi anni, e l'After di Caposile che si sta affermando tra il popolo della notte.

«Molti sono i giovani che cercano nelle piattaforme digitali le feste cui partecipare» dice il presidente del Silb provinciale, Franco Polato, «quindi sollecitiamo i controlli delle forze di polizia soprattutto per feste abusive e after senza alcuna licenza o garanzia per i clienti. Le discoteche non hanno aperto», precisa Polato, «perchè avviare una macchina come questa e magari solo per una notte è molto costoso in termini di personale, energia e consumi». Insomma, il gioco non vale più la candela.

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