Destinazione senza il nome Marmolada, Arabba Fodom Turismo: «Via dalla Dmo»
Gli operatori economici dell’Aft insorgono contro la proposta del Comune: «Iniziativa portata avanti in modo unilaterale»

Dopo Cortina, anche Arabba minaccia di uscire dalla Fondazione Dmo Dolomiti Bellunesi. È quanto prospetta il consorzio Arabba Fodom Turismo, che in questa valle totalizza 400 mila presenze l’anno con le strutture turistiche aderenti. La firma in calce ad una lettera molto piccata, inviata anzitutto alla Dmo, e poi al sindaco di Livinallongo Oscar Nagler e ad una decina d’altri enti, è della presidente Aft Michela Lezuo e del suo vice Manuel Rocat.
«In riferimento alla proposta dell’amministrazione comunale di Livinallongo del Col di Lana pro tempore di modificare la denominazione turistica della nostra destinazione da Arabba – Marmolada a Livinallongo – Arabba – Colle Santa Lucia, riteniamo doveroso esprimere con fermezza la nostra contrarietà», affermano Lezuo e Roncat.
Siccome la proposta è stata recepita e rilanciata dalla Dmo, i due portavoce del turismo a Fodom avvertono: «In assenza di una revisione del percorso intrapreso, e nel rispetto del mandato ricevuto dagli operatori del territorio, ci vedremo costretti a valutare l’avvio delle procedure per la sospensione della nostra adesione alla Fondazione Dmo Dolomiti, nella speranza che in futuro si possa tornare a un dialogo fondato su ascolto, partecipazione e rispetto dell’identità territoriale».
La nuova dizione, che fa intendere la rinuncia alla rappresentazione della Marmolada e una nuova confinazione turistica tra Arabba, Livinallongo e Colle Santa Lucia, è stato formalizzato in una proposta anche durante l’assemblea dell’associazione turistica Arabba Fodom Turismo. Ma, afferma la presidente Lezuo, non ha ricevuto alcun sostegno. Anzi, la proposta «si è scontrata con un evidente dissenso da parte dell’assemblea stessa».
Rinunciare alla “regina delle Dolomiti”, qual è considerata la Marmolada anche ad Arabba, non solo a Rocca Pietore? Assolutamente no, rispondono gli albergatori, i ristoratori ed i commercianti, almeno quelli di Arabba.
Così infatti spiegano Lezuo e Roncat: «La destinazione Arabba – Marmolada è riconosciuta a livello nazionale e internazionale come stazione turistica consolidata e coerente, parte integrante dell’area 06 di Dolomiti Superski». L’identità turistica costruita nel tempo, basata su elementi geografici, storici e di posizionamento di mercato, rappresenta un valore che secondo il vertice di Aft non può essere modificato senza un ampio confronto e un’analisi approfondita ma senza soprattutto i presupposti che possono incentivare un radicale cambio di questo tipo.
«Rileviamo con preoccupazione come l’iniziativa dell’amministrazione comunale sia stata portata avanti in modo unilaterale», denunciano poi i responsabili del consorzio, «senza un coinvolgimento preventivo dell’associazione turistica Arabba Fodom Turismo, e priva di un supporto tecnico e strategico adeguato e di fondamento. Modificare la denominazione della destinazione sulla base di criteri amministrativi o politici, senza una visione condivisa e validata da studi di settore, rischia di compromettere la coerenza e l’efficacia della promozione turistica, con potenziali ricadute negative sull’immagine, sull’attrattività e sul posizionamento della destinazione sul mercato». Lezuo e Roncat riconoscono che la Fondazione Dmo Dolomiti e i consorzi locali lavorano con risorse limitate ma con professionalità e visione, perseguendo l’obiettivo comune di valorizzare in modo sinergico i territori.
«Imporre un cambiamento così significativo senza un confronto costruttivo mina il principio di collaborazione su cui si basa l’intero sistema di promozione territoriale», concludono la presidente Aft e il suo vice. «Ci appelliamo quindi alla Fondazione Dmo Dolomiti affinché mantenga saldi i principi che ne hanno guidato la costituzione, riconoscendo il ruolo fondamentale dei consorzi di destinazione come interlocutori qualificati, strumenti di equilibrio e garanzia per uno sviluppo turistico sostenibile e coerente».
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