Da Mestre a Milano, due ore in Eurostar

In servizio tre nuovi treni, ogni giorno 2.500 posti in più Gelata dell'a.d. Moretti: «La Verona-Padova senza risorse»
VENEZIA. Da Venezia a Milano in 2 ore e 20 minuti e da Padova a Milano diretti senza soste in 1 ora e 55 minuti, un quarto d'ora in meno rispetto al tempo di percorrenza del tradizionale Eurostar. Fa un certo effetto, non c'è dubbio, salire su quello che un po' pomposamente è definito treno ad alta velocità e scendere a Stazione Centrale di Milano senza fermarsi a Verona e a Brescia.


La scelta adottata dalle Ferrovie conferma la centralità di Padova rispetto al Nordest. Individua Padova al centro di un quadrilatero che è punto forte di produzione all'interno del quale ci sono 2,5 milioni di persone. Ma parlare di alta velocità è improprio: semplicemente si guadagna un quarto d'ora perché sono saltate tutte le altre fermate intermedie. Minuti preziosi si guadagnano ora sul tratto Treviglio-Pioltello dove, da ieri, è in funzione il binario ad alta velocità che si aggiunge all'altro quadruplicamento tra Padova e Mestre, operativo in realtà già dal marzo scorso dopo 4 anni di lavori che hanno richiesto un investimento di 467 milioni di euro. Questi due “quadruplicamenti” rientrano nel più vasto programma di specializzazione delle linee che le Fs stanno attuando. L'attivazione dei nuovi tratti di linee ad alta velocità consente infatti di dedicare i “binari storici” al trasporto locale, snellendo così il traffico dei pendolari che sta particolarmente a cuore all'assessore ai Trasporti Renato Chisso che alla cerimonia di ieri rappresentava la Regione. A pieno regime l'offerta di trasporto complessiva tra Padova e Mestre passerà così dagli attuali 220 treni a 500 treni al giorno con una frequenza di 15 minuti, come previsto dal Sfmr, il sistema ferroviario metropolitano regionale del Veneto.


Meno di 2 ore per arrivare a Milano dalla città del Santo è un tempo certamente competitivo rispetto all'auto. Le Ferrovie dello Stato vogliono seguire questa tendenza per decongestionare i maggiori centri del Paese, partendo però dall'asse Milano-Trieste che resta la priorità numero. Anche perché, entro il 2020, per rispettare gli accordi europei, dovrà essere completata l'intera tratta che si inserisce nel famoso Corridoio V. Sono tre le nuove coppie di Eurostar che collegano Venezia a Milano (due nuove coppie oltre ad un Eurostar velocizzato) mentre tutti gli altri Eurostar sono stati trasformati in EurostarCity con riduzione della percorrenza a 2 ore e 35 minuti (8 minuti in meno) e un aumento di 2.500 posti complessivi ogni giorno. Secondo il ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro, che ieri mattina ha inaugurato il tratto lombardo della Tav, «questa non è la conclusione di una prima tappa, ma l'inizio della realizzazione della Treviglio-Venezia», opera per la quale il governo con il Dpef - il documento di programmazione economica e finanziaria - «ha messo 2 miliardi di euro». Sarà presentata al Cipe, ha aggiunto Di Pietro, «il più presto possibile, non appena le Ferrovie saranno pronte con la progettazione».


Ma dalle Ferrovie è giunta ieri una doccia fredda perché la Verona-Padova è ancora all'anno zero. «Il tratto Milano-Verona è definito mentre il Verona-Padova non lo è affatto», ha affermato Mauro Moretti, amministratore delegato delle Fs. «Non dimentichiamo poi che quando siamo arrivati noi, non abbiamo trovato finanziamenti per quest'opera, non ci sono mai stati in realtà» ha rimarcato duro Moretti, che ha ricordato l'investimento necessario pari a 8 miliardi di euro stabilito dai vecchi general contractors. «Il nostro auspicio è che con le nuove gare si arrivi a importi più bassi - ha aggiunto - anche perché il solo nodo di Vicenza viene a costare 2,5 miliardi di euro». Moretti ha ricordato che Fs intende riorganizzare le priorità degli interventi e la prima riguarda proprio la Milano-Verona che ha il traffico più congestionato d'Italia mentre la seconda è la Verona-Mestre. «Il progetto è comunque progressivo - ha aggiunto dal canto suo il presidente delle Fs Innocenzo Cipolletta - e il finanziamento fino a Verona rientra nel nostro nuovo piano industriale mentre il progetto fino a Trieste c'è, ma non i finanziamenti».


Quali i tempi per prolungare da Treviglio a Verona l'alta velocità? «Porteremo tutto al Cipe entro settembre, poi ci sarà la Confereza dei servizi e quindi i bandi di gara, per posare la prima pietra entro la fine di dicembre del prossimo anno», ha concluso il numero due delle Fs. Alta velocità, dunque, ancora un sogno per completare il principale asse ferroviario del Nord Italia, il solo che potrebbe ridurre significativamente il trasporto dall'asfalto? «E' giusto organizzare questi eventi, si vede un nuovo spirito di iniziativa e la voglia di fare - chiosa l'assessore al Trasporto di Padova, Ivo Rossi - ma che stanchezza! Lei sa da quanto tempo sentiamo parlare di alta velocità nel Veneto? Dal 1990 di sicuro, 17 anni buoni: io invecchio parlando continuamente dei soliti progetti, è un dato di fatto».
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