Crimini informatici, siglato il protocollo tra Polizia e Anci Veneto

La firma il 14 maggio a Treviso, con Tiziana Pagnozzi, dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale per il Veneto, e Mario Conte, presidente di Anci Veneto, alla presenza del questore Alessandra Simone

Andrea Dossi
Mario Conte e Alessandra Simone
Mario Conte e Alessandra Simone

È stato siglato questa mattina, mercoledì 14 maggio, a Ca’ Sugana un protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani del Veneto per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici diretti contro i sistemi e i servizi informativi che coinvolge tutti i Comuni della regione.

Il tema è sempre più di attualità, come dimostra la presentazione al Parlamento di ieri della relazione sulla cybersicurezza che registra un aumento del 90% degli incidenti informatici con impatto tra il 2023 e il 2024.

A siglare la convenzione sono stati Tiziana Pagnozzi, dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale per il Veneto, e Mario Conte, presidente di Anci Veneto, alla presenza del Questore di Treviso, Alessandra Simone.

L'iniziativa si inserisce nel quadro delle direttive del Ministro dell'Interno volte a potenziare l'attività di prevenzione della criminalità informatica. Nel concreto, la collaborazione si svilupperà attraverso la condivisione e l'analisi di informazioni per prevenire attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche delle realtà amministrative e aziendali del Veneto.

Fondamentale sarà la segnalazione tempestiva di emergenze relative a vulnerabilità, minacce e incidenti che potrebbero compromettere l'erogazione e la fruizione dei servizi di telecomunicazione, oltre all'identificazione dell'origine degli attacchi.

Il protocollo prevede, inoltre, un costante scambio di know-how a livello formativo per affrontare il cybercrime con competenze sempre più avanzate e strumenti più efficaci.

«È fondamentale soprattutto la prevenzione - spiega Pagnozzi - Questo protocollo mira a fornire alle infrastrutture e alle aziende gli elementi per prevenire attacchi informatici, garantendo al contempo un intervento tempestivo in caso di criticità. Ci impegniamo ad aiutare i Comuni del Veneto e chiediamo in cambio la condivisione di dati che ci consentano di conoscere in tempo reale le nuove frontiere degli attacchi informatici».

Simone parla della portata globale e la rapida evoluzione del crimine informatico: «Il fronte che stiamo affrontando, in termini di prevenzione, vede un crimine informatico in enorme evoluzione, che varca i confini nazionali. Il compito della Polizia Postale è cruciale perché la criminalità diventa sempre più capace, e noi dobbiamo essere pronti e attenti. Questa iniziativa, che coinvolge tutti i Comuni del Veneto, pone la prevenzione degli attacchi informatici come parola d'ordine per il futuro».

Mario Conte, presidente di Anci Veneto, pone l'accento sulla crescente vulnerabilità degli enti locali: «I crimini informatici stanno diventando sempre più numerosi parallelamente all'aumento degli strumenti digitali e del loro utilizzo. Come Comuni, siamo custodi di una quantità infinita di dati, e un attacco può generare una paralisi dell'apparato amministrativo. Sottoscrivere questo protocollo è un patto a difesa dei cittadini e delle nostre amministrazioni, in particolare dei Comuni più piccoli».

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