Ecco chi è il nuovo Commissario del Consorzio di Bonifica Brenta:

La Regione Veneto ha nominato il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Brenta. Nominato Luigi De Lucchi commissario straordinario

Nominato il nuovo Commissario Straordinario del Consorzio Bonifica Brenta
Nominato il nuovo Commissario Straordinario del Consorzio Bonifica Brenta

Nominato il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Brenta.

La Giunta regionale del Veneto ha preso atto della mancata elezione del presidente e del vicepresidente da parte dell’Assemblea consortile entro i termini stabiliti dalla delibera n. 311/2025 e ha disposto lo scioglimento di tutti gli organi consortili in carica, ad eccezione del revisore dei conti.

La nomina del Commissario 

Al loro posto è stato nominato un commissario straordinario: si tratta del dottor Luigi De Lucchi, già dirigente pubblico con esperienze pregresse nella gestione commissariale.

Il compito di De Lucchi sarà ora quello di garantire il regolare funzionamento dell’ente e avviare la procedura per l’elezione dei nuovi organi.

Entro cinque giorni dall’accettazione dell’incarico dovrà presentare alla Giunta regionale un progetto di disciplina elettorale, finalizzato alla rapida convocazione del corpo elettorale e alla ricostituzione del Consiglio di amministrazione, della presidenza e della vicepresidenza.

Le opposizioni

Nel frattempo, però, si alza il livello dello scontro politico. L’eurodeputata dei Verdi, Cristina Guarda, è intervenuta con dure critiche: «Quando l'attaccamento alla “carega” vale più del bene comune, succede questo: un ente bloccato per mesi, con la nuova maggioranza uscita dal voto del 15 dicembre impossibilitata a operare».

Guarda punta il dito contro la Lega, accusata di aver «boicottato» la nuova governance per mantenere il controllo politico sul consorzio.

Secondo l’europarlamentare, lo stallo avrebbe ostacolato interventi fondamentali per il territorio: «Si poteva archiviare l’assurdo progetto della diga sul Vanoi e concentrarsi su soluzioni più efficaci come la manutenzione dei bacini e le aree di infiltrazione. Invece, tutto si è fermato».

Guarda ha criticato anche il presidente della Regione Luca Zaia, colpevole, a suo dire, di aver mantenuto un «silenzio assordante» sulla vicenda. «Zaia dovrà spiegare perché il suo partito ha tenuto in ostaggio il consorzio e chiarire la sua posizione sulla diga del Vanoi, che prima definiva prioritaria e poi ha abbandonato per motivi tecnici».

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