Compromesso in giunta sugli immigrati

Il sindaco Tiozzo frena la Lega Nord dopo la bacchettata della Curia. Annunciato un pacchetto di controlli incrociati. Non si sa chi li farà
CHIOGGIA.
Controlli incrociati su chi chiede la residenza. In arrivo un provvedimento amministrativo che prevede segnalazioni a prefettura e questura per verificare, la condizione economica e la posizione giuridica degli immigrati. Ora bisognerà mettere in pratica i controlli.


Se il richiedente rientra nell’elenco dei soggetti «socialmente pericolosi» o ha pendenze con la giustizia la residenza gli sarà negata. La linea, in sintonia con quanto fatto la scorsa settimana dal comune di Verona, è stata decisa mercoledì in giunta all’unanimità. Il che significa che si è trovata una mediazione tra le posizioni estremiste della Lega Nord, che voleva imitare senza distinguo l’ordinanza restrittiva di Cittadella con controlli a tappeto su tutti gli stranieri, e quelle più moderate del sindaco. L’ipotesi di un editto anti-stranieri aveva creato qualche turbolenza in giunta e il richiamo a toni fermi della Curia che aveva bollato l’idea come «non opportuna e non necessaria».


La giunta ha cercato la via per evitare crisi e imbarazzi, ragionando su due elementi: da un lato Chioggia ha un indice ancora basso di immigrati, il 2% della popolazione, su cui prevalgono i cittadini extracomunitari (825 si 1.055); dall’altro la linea politica della Lega secondo cui le leggi nazionali spesso non sarebbero sufficienti a garantire la sicurezza. Da qui l’idea di un provvedimento, su cui stanno già lavorando il segretario generale e il capo di gabinetto, anche per valutarne la fattibilità legale, che ponga qualche paletto in più rispetto alla normativa nazionale in modo da concedere la residenza a chi può dimostrare di poter condurre una vita dignitosa perché può mantenersi e a chi non abbia precedenti con la giustizia.


«La richiesta di residenza - spiega il sindaco, Romano Tiozzo - è un momento topico nella vita di un cittadino straniero che per la prima volta avvia un dialogo con la pubblica amministrazione. In quel preciso momento devono concentrarsi tutte le verifiche possibili. L’amministrazione deve avere certezza della condizione economica (almeno 5.061 euro se la persona è da sola, 10.000 se ha un componente a carico) e giuridica del soggetto a cui apre le porte. Ecco perché vogliamo prevedere dei controlli incrociati, con prefettura, questura e anche con le altre pubbliche amministrazioni, prima di concedere la residenza». Ancora da capire dove trovare il personale che si occupi di questo. La direzione è stata tracciata, ora la giunta attende anche di conoscere la direttiva che verrà emanata a livello regionale per dare ai comuni veneti un indirizzo omogeneo in tema di sicurezza. E a chi teme che l’influsso leghista snaturi la città e anche la sua giunta comunale? «Chioggia è e resterà una città accogliente - risponde Tiozzo - gli immigrati sono una risorsa preziosa».
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