Chioggia. "Aula magna intitolata a Giorgio Almirante", è polemica
La giunta di Chioggia, nel Veneziano, ha deciso di intitolare l'aula magna di palazzo Grassi a Giorgio Almirante. Una decisione che ha provocato una vera e propria bufera: lo storico edificio è sede del corso di Biologia marina dell'Università di Padova, medaglia d'oro della Resistenza. L'associazione partigiani protesta: "Almirante era un ufficiale delle brigate nere e il funzionario che decretò la fucilazione per i renitenti della Rsi"

Palazzo Grassi a Chioggia
VENEZIA. Nuova bufera sulle intitolazioni. La decisione della giunta di dedicare l'aula magna di palazzo Grassi, sede della facoltà di Biologia marina, a Giorgio Almirante sta sollevando polemiche a raffica. Democrazia, Rifondazione e Associazioni partigiani sono contrarie.
L'assessore alla cultura Nicola Pecchie, minimizza la nuova polemica. Nuova perché 6 mesi fa ci fu una sollevazione popolare contro la proposta di apporre in piazzetta XX Settembre una lapide per ricordare i 2 gerarchi fascisti, Mario Manlio e Gennaro Boscolo Marchi, impiccati lì nel '45 per i loro crimini. A settembre la delibera di giunta è stata corretta eliminando la lapide. «Ne eravamo felici - spiegano i partigiani - ma siamo punto a capo. Non vediamo speciali benemerenze che giustifichino l'intitolazione di una così prestigiosa sede ad un personaggio che con Chioggia non ha nulla a che spartire. Almirante era un tenente delle Brigate Nere, funzionario della Rsi, estensore del decreto che condannava alla fucilazione i renitenti alla leva».
La notizia è trapelata dopo la comunicazione da parte di Pecchie all'università di Padova dell'intenzione di organizzare quanto prima la cerimonia d'intitolazione. «E' assurdo - sostiene Fortunato Guarnieri, consigliere di Democrazia - cosa c'entra Almirante con un luogo destinato alla cultura scientifica? Abbiamo illustri uomini di scienze locali». L'assessore si stupisce. «Almirante era un politico - spiega Pecchie - che sarà accostato ad altri cui già abbiamo intitolato vie come Togliatti, Nenni, Berlinguer, Gramsci. La proposta era già stata inserita nella delibera di aprile e a settembre quando abbiamo stralciato la lapide per Manlio e Marchi, il Pd ha ritirato la mozione senza proferire verbo su Almirante».
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