"Chiara ci manchi, non ti dimenticheremo"

Toccanti messaggi, fiori e foto sul banco della bambina di sette anni travolta e uccisa da un’auto sulla provinciale che da Dolo porta a Piove di Sacco
CAMPAGNA LUPIA. «Ci manchi Chiara, ti vogliamo tanto bene». Chiara Raimondo non era seduta ieri sul suo banco a scuola. Un’auto l’ha travolta e l’ha portata via per sempre. Ma i suoi compagni l’hanno ricordata creando disegni, lasciando sul banchetto dei fiori e delle sue foto, che la ritraggono sorridente e felice. E sulla lavagna un grande cuore con un messaggio toccante: «Non ti dimenticherò mai».


«Chiara era una bimba vivace, allegra con tanta voglia di vivere e i suoi compagni di classe hanno voluto ricordarla così». Sono le parole di Cinzia Trincanato, 47 anni, maestra di Chiara Raimondo, la bimba di 7 anni morta venerdì sera, dopo essere stata investita da un’auto sulla provinciale che da Dolo porta a Piove di Sacco, mentre usciva da un ristorante con la nonna e i genitori.

Chiara da due anni frequentava la scuola elementare a tempo pieno «Fratelli Bandiera» Lughetto di Campagna Lupia, si era integrata davvero bene. La notizia della sua scomparsa ieri mattina ha colpito molto i piccoli amici con cui aveva legato. Ieri mattina in classe c’era un piccolo banco vuoto.


«I bambini però - spiega la maestra Cinzia - erano stati preparati. Le famiglie erano state avvisate per tempo di quello che era successo e stamattina (ieri, ndr) ci siamo riuniti con loro per cercare di affrontare questa grande perdita. I bambini della seconda elementare hanno reagito molto bene, hanno creato disegni e hanno lasciato dei fiori in ricordo della loro amichetta». Cinzia Trincanato, che risiede a Campagna Lupia e che da 18 anni insegna alle scuole elementari, è scioccata per quello che è successo e ammette che fino ad ora non aveva mai dovuto affrontare un dramma così grande come la morte di una sua alunna.


«La perdita di Chiara è una tragedia per tutti - spiega - La sua scomparsa lascerà un vuoto davvero grande. Era arrivata due anni fa da un asilo di Fiesso D’Artico in questa scuola, e aveva subito legato con una amica del cuore. Poi un po’ con tutti. Non era una bambina problematica, anzi. Da poco aveva cominciato a frequentare dei corsi di ginnastica ritmica e mostrava sempre a tutti come era brava a fare la ruota e a fare le capriole».


In classe a far visita ai bimbi ieri mattina è arrivato anche Raineri Chinellato, il preside dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro. Le lezioni il giorno del funerale di Chiara resteranno sospese almeno per mezza giornata. «Anche i compagni di Chiara - spiega la maestra - con le famiglie parteciperanno all’estremo saluto». Intanto i funerali della bambina non sono stati ancora fissati. Resta sotto sequestro, invece, la Opel Zafira di B.S., di 52 anni di Camponogara, che ha investito la bambina sulle strisce pedonali davanti alla trattoria «Antica Pila», fra Prozzolo e Calcroci di Camponogara. Chiara è morta poche ore dopo in ospedale a Padova.


I genitori Giovanni Raimondo e Cinzia in più di una occasione in questi giorni hanno chiesto una pena severa per quello che è successo. Secondo loro l’uomo correva troppo forte e non si è accorto che la piccola stava attraversando le strisce pedonali. Chiara risiedeva a Campagna Lupia in via Primo Maggio al civico 98 con il papà Giovanni, 43 anni elettricista, la mamma Cinzia 37 bigliettaia Actv, e la sorellina Giada.

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