Da Bassano a Shanghai in camper per i 50 anni di matrimonio: Aldo e Anna tornano a casa
Aldo Serraiotto e Anna Vaccaro, 79 anni lui e 78 lei, hanno concluso sabato in modo trionfale un’impresa leggendaria. Ad attenderli in piazza Libertà familiari, amici e autorità locali

Emozioni così forti restano scolpite nel cuore per sempre! Chissà quanto Aldo e Anna hanno atteso questo momento, quanto lo hanno immaginato…
Piazza Libertà di Bassano del Grappa, piena di gente, familiari e amici soprattutto, ma anche autorità locali (il consigliere regionale Renzo Masolo, il vice sindaco di Bassano Mariano Scotton e l’assessore di Cassola Marco Giacobbo), colleghi camperisti, motociclisti, alpini e viaggiatori romantici in primis: tutti quelli che sabato 23 agosto li attendevano per stringerli in un abbraccio collettivo. Per dire loro col cuore: “Bentornati a casa”.
Aldo Serraiotto e Anna Vaccaro, 79 anni lui e 78 lei, hanno concluso sabato in modo trionfale un’impresa leggendaria. Con il loro camper Chartago (che è piuttosto lungo, un 3 assi da 8 metri) hanno ripercorso la Via della Seta, come dei novelli Marco Polo. Da Bassano del Grappa, da dove erano partiti il 3 aprile scorso, hanno raggiunto Shangai in Cina, dove a sorpresa c’erano ad attenderli i figli Marco ed Elisa per festeggiare insieme i 50 anni di matrimonio dell’inossidabile coppia di Cassola.

Sabato a Bassano tutta la tensione accumulata in 4 mesi e mezzo di viaggio e oltre 32.000 km si è sciolta all’improvviso. Ed è subentrato l’imbarazzo, quasi a sottrarsi dal meritato ruolo di protagonisti di qualcosa di epico.
«Abbiamo incontrato ovunque tanta gente che ci ha aiutato» ha detto lei «laddove c’è più povertà, c’è più accoglienza, condivisione, solidarietà. Noi non conosciamo le lingue, ma ovunque ci siamo capiti lo stesso. E’ il linguaggio universale del cuore».
«In qualche momento – dico la verità ha aggiunto Aldo – mi sono fatto il segno della Croce, sperando che tutto andasse bene. Specie sul Pamir, dove fra quelle strade di sassi, sospese nell’impossibile, talvolta abbiamo visto qualche brivido. Ma non abbiamo mai avuto la tentazione di mollare».
Un viaggio intrepido attraverso le antiche rotte dell’Asia Centrale: Teheran, il Turkmenistan (dove hanno potuto vedere la famosa Porta dell’Inferno ancora ardente), l’Alta Via del Pamir (1800 km con passi, sterrati, sui 5000 metri), Samarcanda, la Cina, la Mongolia, la Siberia, Mosca, i Paesi Baltici… Un viaggio pazzesco che ora chissà quante volte saranno chiamati a raccontare e a documentare. Con emozione e anche un pizzico di nostalgia.
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