Artistico occupato, preside resta fuori
L’ONDA Settanta ragazzi a scuola di notte

Gli studenti del Liceo Artistico non hanno intenzione di interrompere la protesta, anzi. Dopo la settimana passata in autogestione, da domenica notte l’istituto è occupato dai ragazzi contro il volere del preside Bartolomeo Tribuna. Gli studenti sono molto preoccupati per l’applicazione del decreto legge, che di fatto andrà a tagliare le ore di laboratorio negli istituti artistici, limitando quindi, oltre ai fondi destinati alla scuola, anche le materie fondamentali.
Il rapporto con il dirigente scolastico, inoltre, rimane piuttosto burrascoso, anche se nel pomeriggio di ieri, grazie alla mediazione dei professori, i ragazzi hanno deciso che oggi consentiranno al preside di entrare a scuola, per discutere con lui durante l’assemblea che si terrà questa mattina. Il preside, secondo quanto riferiscono i ragazzi, aveva cercato di dissuaderli in tutti i modi dall’occupare: le luci dell’istituto erano rimaste accese durante il fine settimana, su decisione del dirigente. In questo modo poteva sembrare che nell’edificio ci fosse qualcuno, anche perché girava voce tra i ragazzi che il preside - per prevenire l’occupazione - volesse personalmente dormire dentro il suo ufficio. Tutto questo, ovviamente, non è accaduto e i ragazzi nella notte, verso le 2 di ieri, sono riusciti a entrare nell’edificio attraverso il giardino della scuola, complice una finestra del piano terra rimasta aperta.
I ragazzi che si sono introdotti della scuola erano almeno una sessantina: hanno lavorato tutta la notte per dipingere nuovi striscioni, che sono stati appesi fuori dall’istituto. «Abbiamo fatto entrare i professori e abbiamo invitato anche i nostri genitori, perché c’è un profondo bisogno di dialogo su quanto sta accadendo in questi giorni: si mette a rischio il nostro futuro, oltre al fatto che stanno scardinando tutti i principi dell’istruzione artistica», spiegano i ragazzi durante l’assemblea. I professori, poi, si sono ritirati in un’aula per decidere cosa fare, dopo aver ascoltato attentamente le richieste dei ragazzi: ci sono state anche proposte ai docenti per usare questi giorni per andare a vedere mostre d’arte, utilizzando al meglio il tempo di quest’interruzione didattica forzata.
Il preside oggi incontrerà i ragazzi. In un primo momento i toni usati erano molto forti. Secondo una studentessa, il preside che ha telefonato ieri a scuola, avrebbe ascoltato le richieste dei ragazzi, salvo poi minacciare provvedimenti contro gli studenti: gli stessi provvedimenti che sono stati votati dal consiglio d’istituto del liceo e che, tra le altre cose, prevedono per l’occupazione una possibile bocciatura come pena massima. Oggi, comunque, sarà la giornata del dialogo.
Due le ipotesi: il preside, che già in passato per far interrompere l’occupazione aveva chiesto l’intervento della forza pubblica, potrebbe far intervenire nuovamente la polizia; l’altra, che si augurano i ragazzi e i docenti, è la via dell’ascolto e del dialogo per trovare un punto d’accordo. Non si registrano intanto danni: «Non accadrà nulla di quello che si è visto in precedenza: non entrerà nessuno di esterno alla scuola. Chiediamo libretto e documenti all’ingresso, non vogliamo passare per vandali», spiega un portavoce dei ragazzi.
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