Arriva la prima espulsione
Nuove norme varate dal governo. Via dall’Italia una donna di 34 anni senza fissa dimora, lucciola bulgara sorpresa dalla Polfer in compagnia di due persone sospette

MESTRE.
Stazione Ferroviaria di Mestre, ore 15 del 6 novembre: inizia la storia della prima straniera comunitaria allontanata da Venezia per motivi di pubblica sicurezza. A chiedere e ad ottenere il provvedimento sono stati gli agenti della Polizia ferroviaria in servizio nella sezione di Mestre.
Si tratta di una bulgara, con precedenti e che si prostituisce in via Fratelli Bandiera. Sempre l’altro giorno gli stessi agenti hanno eseguito quattro espulsioni riguardanti altrettante donne clandestine.
L’altro pomeriggio i poliziotti della Ferroviaria erano impegnati nei soliti controlli tra binari e marciapiedi della stazione per prevenire furti, borseggi e altri reati che caratterizzano l’affluenza dei viggiatori. Gli agenti ad un certo punto si accorgono di una straniera che conoscono bene. Altre volte avevano visto quella donna bazzicare in stazione. E controllata erano emersi una serie di reati.
A.A.O., 34 anni, in Italia è senza fissa dimora. L’altro pomeriggio era assieme ad alcune persone sospette. Due erano pregiudicati. A quel punto è stata fermata e portata in ufficio per il controllo. A quel punto considerate le frequentazioni con pregiudicati, i suoi precedenti e numerose denunce per violazione della legge sull’immigrazione e per reati contro il patrimonio (si tratta di furti in appartamento), e infine perchè si prostituisce, gli agenti della Polizia ferroviaria hanno proposto l’applicazione di provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale. Richiesta inoltrata alla Prefettura e accettata dal prefetto Guido Nardone. A Ca’ Corner hanno ritenuto, infatti, che i comportamenti della cittadina bulgara sono «pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica». Quindi in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione della Questura è stato apllicato il primo allontanamento di un cittadino comunitario
E adesso la bulgara indesiderata se ne deve andare con le sue gambe dall’Italia. Perchè l’allontanamento non è altro che un’espulsione per cittadini comunitari. Di conseguenza se rientra viene arrestata. Ma questo divieto però dura solo tre anni e non vale per gli altri Paesi aderenti al trattato di Schengen. Per gli extracomunitari invece il divieto vale 10 anni e devono lasciare il territorio di tutti i paesi aderenti al trattato. Solo nel caso il comunitario allontanato sia «particolarmente pericoloso» verrà portato in qualche Centro di Permanenza Temporanea, oppure accompagnato nel suo paese coattivamente.
Sempre la Polfer dopo l’allontanamento della bulgara ha controllato altri stranieri, una ventina in totale. Tra questi stranieri e italiani sono finite nei guai quattro ucraine. Le quattro infatti erano clandestine e quindi sono state portate all’ufficio stranieri di Marghera ed espulse. Hanno tempo cinque giorni per lasciare il nostro Paese. Chissà se lo faranno. La prossima volta se verranno fermate rischiano l’arresto.
Argomenti:immigrazione
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