Arrestati i killer della prostituta romena carbonizzata perché voleva smettere

Paula Burci la giovane romena uccisa nel 2008 nella golena del Po di Zocca a Ferrara
Paula Burci la giovane romena uccisa nel 2008 nella golena del Po di Zocca a Ferrara
 
ROVIGO.
Dopo tre anni di indagini, polizia e carabinieri di Ferrara hanno dato un nome agli assassini di una prostituta romena di 19 anni, Paula Burci, trovata cadavere il 24 marzo 2008 nella golena del Po a Zocca di Ro (Ferrara). Il corpo era completamente carbonizzato e da quei resti partirono gli esami scientifici che hanno portato all'identificazione degli autori dell'omicidio: Sergio Benazzo, 36 anni, nato a Rovigo e residente a Villadose (Rovigo), idraulico incensurato, e Gianina Pistroescu, nata in Romania 36 anni fa, con precedenti per prostituzione. Sono accusati di omicidio aggravato in concorso con ignoti, distruzione di cadavere e sfruttamento della prostituzione. Per quest'ultimo reato ci sono altri due indagati, un italiano e un rumeno.  Benazzo e Pistroescu, picchiarono e colpirono la ragazza con un'arma da taglio, poi tentarono di nascondere e distruggerne il corpo perché la giovane, arrivata in Italia per esser venduta sul marciapiede, voleva smettere dopo aver incontrato un cliente giovane con cui aveva legato e con il quale si era scambiati il numero di cellulare. Questa - secondo gli investigatori - è stata la causa della sua morte. Dopo aver scoperto la relazione, i due volevano darle una «lezione», finita con l'omicidio. Le indagini partirono dai resti del corpo della ragazza, in avanzato stato di decomposizione e una ferita alla testa provocata da un corpo contundente. Impulso alle indagini venne dalla notizia, resa da testimoni, della scomparsa della romena, che per bellezza non era passata inosservata. Poi le indagini presero quota, seguendo i movimenti della ragazza e l'hotel dove aveva alloggiato, e così si arrivò in Romania. Paula Burci era partita da Segarcea - una zona poverissima della Romania - dove era stata contattata nel gennaio 2008 dal fratello della Pistroescu e portata nel Rodigino per essere sfruttata.

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