Ad Ariane Mnouchkine il Leone d'oro alla carriera
Regista e fondatrice del leggendario Théâtre du Soleil verrà premiata a S.Trovaso
VENEZIA. E' Ariane Mnouchkine, regista e fondatrice del leggendario «Théâtre du Soleil», il Leone d'oro alla Carriera del 39º Festival Internazionale del Teatro, in programma dal 18 al 29 luglio prossimi a Venezia. Il riconoscimento a Mnouchkine è stato proposto dal Direttore del Festival, Maurizio Scaparro, e accolto ieri dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia presieduto da Davide Croff. La cerimonia di consegna del Leone d'oro alla Carriera avverrà la sera di sabato 28 luglio, a Venezia, in quello stesso Campo San Trovaso che nel 1975 ospitò uno dei massimi successi della regista francese, «L'Age d'or», dove la tradizione della Commedia dell'Arte le servì per raccontare la vita e i patimenti nei cantieri francesi di un Arlecchino algerino, Abdallah. Il Campo è stato restituito allo spettacolo proprio dalla Biennale Teatro, che l'anno scorso vi ha premiato con il Leone d'Oro Ferruccio Soleri. Con Ariane Mnouchkine la Biennale di Venezia intende premiare, recita la motivazione, «il percorso creativo di una grande personalità artistica che ha saputo imporre in Europa e nel mondo un esempio di teatro impegnato a recuperare il rapporto vitale con il pubblico creando un cortocircuito tra scena e realtà, sempre visibile nei suoi spettacoli e nella vita del suo Théâtre du Soleil».
Partendo dalle teorie teatrali di Jean Vilar, di Bertolt Brecht, e soprattutto di Antonin Artaud per la centralità accordata all'attore e per i riferimenti ai teatri asiatici, Ariane Mnouchkine ha saputo imporsi con alcuni spettacoli di grande valore poetico e culturale. Tra questi, la Biennale ricorda «1789», dedicato alla rivoluzione francese, presentato in prima mondiale a Milano nel 1970; «Molière» del 1976, film per la televisione francese che della vita del grande commediografo fa un grandioso affresco sulla sua epoca; «Les Ephemères», la sua ultima opera, tuttora in tournée in Europa. «La vita artistica di Ariane Mnouchkine - afferma Scaparro - è nata negli anni settanta nello spazio polivalente della Cartoucherie, una fabbrica abbandonata situata nella periferia di Parigi, che è ancora oggi un segno concreto e attuale di come sia possibile nelle banlieues far nascere una vita culturale di alto livello civile». Al riconoscimento alla carriera, che vede i settori dello Spettacolo della Biennale riprendere un'illustre tradizione, il Festival del Teatro affiancherà anche quest'anno un Leone d'oro al Futuro, attribuito a una scuola d'arte, riconosciuta come fucina degli artisti di domani.
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