Accoltellamento al concerto rockgravissima ventenne padovanaferito un sedicenne di Salzano
Notte di follia allo Zion Club di Conegliano: il giovane ha colpito due persone. Nell’auto 40 lattine di birra e un tirapugni. Ventenne in prognosi riservata. Arrestato l’aggressore. Gravissima la ragazza di 20 anni

CONEGLIANO.
Un concerto macchiato dal sangue. Eleonora F., 20enne di Padova, è ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Conegliano. Il suo accoltellatore, il 19enne veronese Giorgio Caneva, è in arresto con l’accusa di lesioni gravissime aggravate. Ha ferito anche un 16enne di Salzano durante il live dei Bloody Beetroots allo Zion: il locale è sotto sequestro.
Il movente? Non c’è. Noia, forse l’abuso di alcol. Di fatto una notte di gioia (la giovane padovana festeggiava il 20esimo compleanno) stava per trasformarsi in tragedia. L’Arancia Meccanica che si è consumata allo Zion Rock Club, il locale di via Vazzoler nella zona industriale di Conegliano, ha rischiato di mietere una vittima. Sabato sera un gruppo di 12 amici padovani voleva divertirsi al concerto dei Bloody Beetroots, gruppo elettronico che va per la maggiore tra i giovanissimi. Ballo «duro», con gli inevitabili contatti fisici.
Poco prima di mezzanotte e mezza Eleonora si stava scatenando con i suoi amici quando è stata avvicinata da un ragazzo alto, con i capelli neri, i jeans chiari e una maglietta scura. E’ stata colpita allo stomaco, pensava fosse stato un pugno. Ma c’è voluto un attimo per accorgersi del sangue: era stata accoltellata sotto gli occhi degli amici. Mentre il ragazzo si dileguava, il gruppetto chiamava i soccorsi.
Al 118 arrivava anche un’altra chiamata, dagli amici di un 16enne di Salzano, che raccontavano di una ferita alla schiena, sempre con un coltello. I due giovani sono stati trasportati immediatamente all’ospedale di Conegliano: Eleonora F. è stata operata immediatamente per salvarle la vita, poi è stata trasferita nel reparto di Chirurgia. Per il giovane di Salzano, fortunatamente, nulla di grave: è stato dimesso nella notte con una prognosi di 10 giorni. Il loro aggressore è stato individuato in fretta: due testimoni l’hanno indicato agli agenti del commissariato di Conegliano, nonostante si fosse cambiato la maglietta - al momento del fermo ne indossava una bianca - e avesse fatto scomparire l’arma, che verrà cercata anche questa mattina nei dintorni dello Zion.
I testimoni oculari però potrebbero inchiodarlo: «Girava con un coltello lungo almeno 10 centimetri, con il manico in legno». Quando la polizia l’ha fermato, Giorgio Caneva, 19enne studente universitario incensurato, era visibilmente ubriaco. Era con il fratello 17enne e un amico 20enne, entrambi denunciati: all’interno dell’auto c’erano un tirapugni e un altro coltellino, oltre a 40 lattine di birra. Portato in ospedale - per una chiazza di sangue sui pantaloni, posti sotto sequestro e ora sottoposti a verifiche - il test alcolico l’ha inchiodato a quota 1,66 dopo tre ore dal fermo, mentre è risultato negativo agli stupefacenti. Il pm Iuri De Biasi ha disposto la sua custodia nel carcere di Santa Bona: è accusato di lesioni gravissime aggravate. Intanto lo Zion è stato posto sotto sequestro.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video