A Venezia “ImUn”, simulazione dei lavori Onu con 300 studenti sui temi dell'Agenda 2030
Per tre giorni i ragazzi vestiranno i panni dei diplomatici. Si parlerà di smaltimento di armi di distruzione di massa, investimenti e dell’importanza dell’appartenenza

Arriva a Venezia la simulazione dei lavori diplomatici delle Nazioni Unite, un'esperienza che coinvolge migliaia di studenti delle scuole medie superiori italiane. Tre giorni in cui, come ambasciatori e delegati, i ragazzi elaboreranno alcuni dei temi dell'Agenda 2030 fino a presentare una vera risoluzione Onu.
Si tratta di "ImUn", giunto nella città lagunare alla quinta edizione, dal 31 gennaio al 2 febbraio prossimi, avventura didattica per 300 studenti delle scuole medie superiori che vestiranno i panni dei diplomatici, rappresentando i Paesi membri delle Nazioni Unite.
Una full immersion in lingua inglese, nelle dinamiche dei rapporti fra Stati, problematicità e punti di vista diversi da affrontare cercando una sintesi nel confronto costante. Il filo conduttore di ImUn è "Education: Empowering Sustainability, Connecting Humans" che vuole sottolineare il ruolo dell'istruzione nel sensibilizzare i più giovani al tema della sostenibilità, non soltanto sulla conservazione ambientale, ma anche sulla giustizia sociale e la sicurezza economica.
Gli argomenti sui quali si confronteranno le studentesse e gli studenti veneziani sono lo smaltimento delle armi di distruzione di massa rimaste inutilizzate o inutilizzabili, gli investimenti come nuova forma di colonizzazione, l'importanza dell'appartenenza per mettere fine all’apolidia.
Come ogni anno, "ImUn” sarà a New York con una simulazione internazionale, dal 2 al 4 marzo e dal 20 al 22 marzo, con il Global Citizens Model United Nations (Gcmun), un evento che coinvolge centinaia di giovani ai quali si aprono le porte del Palazzo di Vetro.
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