A San Donà prende servizio una vigilessa di origine marocchina

Nezha Ettouri ha 23 anni e da 22 vive in Italia. Ha vinto il concorso della polizia locale: «Sono felice di avere questa opportunità»
Giovanni Cagnassi
Nezha Ettouri stringe la mano al sindaco Alberto Teso
Nezha Ettouri stringe la mano al sindaco Alberto Teso

Ha 23 anni ed entrerà in servizio dal primo di agosto al comando della polizia locale di San Donà. Mercoledì mattina, 17 luglio, Nezha Ettouri, da 22 anni in Italia, nata in Marocco a Khouribga, ha vinto il concorso per l'assunzione di un agente della polizia locale di San Donà.

È la prima italiana di origine straniera ad entrare nell'organico della polizia municipale a San Donà. Abita per il momento a Torino, dove vivono i genitori, ma sta cercando casa in riva al Piave prima dell'assunzione definitiva. Ha frequentato per due anni l'università di Torino e conosce, oltre all'italiano, l’arabo, inglese e francese.

Martedì 16 luglio è stata accolta dal sindaco e dalla giunta per il benvenuto ufficiale della città. Nezha è italiana, ma fiera delle sue origini marocchine. L'entrata nell'organico è un aspetto fondamentale per l'integrazione.

«Al centro delle risse ci sono quasi sempre giovani che non hanno una guida», ha commentato, «che non sanno in cosa credere e magari delinquono e commettono reati come reazione al loro stato di degrado e abbandono. Sono felice di avere questa opportunità nel Comune di San Donà dove potrò lavorare con i colleghi».

Ad accompagnarla, il comandante Paolo Carestiato, e l'assessore delegato, Simone Cereser. Il sindaco Teso è entusiasta. «Mi sono impegnato personalmente fin dal mio insediamento per agevolare l'integrazione delle comunità islamiche sandonatesi» dice il primo cittadino, «ho incontrato più volte i rappresentanti delle associazioni At-Taqwa, Al Hilal e Arrahma, che hanno partecipato a diverse iniziative promosse dall'amministrazione comunale, come il convegno sui matrimoni forzati del marzo scorso, con l'avvocata marocchina Kaoutar Badrane. Ricordo anche l'impegno che mi sono assunto per la realizzazione di un'area del cimitero riservata alle sepolture islamiche».

«Ho chiesto a loro di condividere un percorso di integrazione nel reciproco interesse», conclude, «sono certo che l'entrata in servizio dell'agente Ettouri, che mi è parsa subito molto determinata, non potrà che agevolare ulteriormente questo percorso che impegna tutta la nostra comunità».

Le parole di Zaia

«Prima di tutto auguro buon lavoro alla neo vigilessa di origine marocchina che tra poco prenderà servizio in Veneto, al Comune di San Donà. Nezha Ettouri è un chiaro esempio di immigrazione virtuosa, di persone che hanno un progetto di vita e lo perseguono da noi. L'agente Ettouri a San Donà farà la tutrice dell'ordine e questo è ancora più significativo», ha detto il presidente Luca Zaia.

«Il Veneto - aggiunge - è terra accogliente e rispettosa, tanto che già oggi sono più di mezzo milione gli immigrati stranieri accolti e integrati nel nostro tessuto sociale. Chi vuole dare il suo contributo alla vita sociale ed economica dei territori e costruirsi un futuro, in Veneto sarà sempre accolto a braccia aperte».

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