Da oggi i mondiali di volley maschile, la storia chiama l’Italia
Dopo l’exploit delle ragazze di Velasco, ai Mondiali nelle Filippine da venerdì 12 settembre la squadra di De Giorgi insegue un double da capogiro. Soltanto l’Urss si laureò campione sia con le donne che con gli uomini nel 1960

Dopo il successo delle azzurre al mondiale di pallavolo femminile in Thailandia l’Italia culla il sogno di centrare una storica doppietta uomini-donne: solo l’Urss 1960 ci riusci nella storia del volley. Venerdì 12 settembre nelle Filippine iniziano i mondiali maschili. Tutte le gare si giocano a Manila nei palazzetti di Pasay e Quezon City.
L’Italia di Ferdinando De Giorgi si presenta da campione del mondo in carica. Pesante l’assenza di Daniele Lavia. Assenza che costringerà il ct a ruotare più che in passato, cosa in cui non brilla. Occhi quindi sui due ex Padova, Bottolo e Porro rimasti a fare naftalina in panchina a Parigi.
Il girone è facile: Algeria, Belgio e infine Ucraina, allenata da Raul Lozano, ma senza il perugino Oleg Plotnytkyi, che ha lasciato la nazionale mesi fa. La Polonia di Nikola Grbic, che sta ci ha battuto in finale di Vnl quest’anno e agli Europei 2023 in casa nostra è la grande antagonista. I polacchi hanno la batteria di schiacciatori più forte al mondo: Leon (Lublin), Fornal (Ziraat), Semeniuk (Perugia). L’eventuale incrocio sarebbe soltanto in finale.
Le 32 squadre in campo sono divise in 8 gironi e in tutto ci sono ben 5 allenatori italiani impegnati. Oltre a De Giorgi: Roberto Piazza con l’Iran, il campione olimpico Andrea Giani con la Francia, Fabio Soli nella Slovenia, Gianlorenzo Blengini con la Bulgaria. L’ipotesi di ritrovarsi ai quarti di finale con 4 squadre su 8 allenate da un italiano non è remota, al 90% saranno almeno 3. L’Iran di Roberto Piazza (pur senza l’opposto Amin Esmaeilnezhad, ex Verona) ha un gruppo facile e dovrebbe incrociare gli azzurri nei quarti.
In semifinale invece avremmo le migliori dei gruppo D ed E, ovvero gli Usa di Karch Kiraly, ex Ravenna, che da giocatore fu il più forte di sempre sia indoor che beach, e la Slovenia di Soli, tecnico ex Trento, ora a Verona. Onestamente sarebbe questa la prima avversaria davvero temibile per i nostri. Soli avrà un cammino non facile dovendo incronciare già nel girone la Germania (la stella è il 40enne Gyorgy Grozer che alla sua età fa ancora la differenza in nazionale) e la Bulgaria allenata da Blengini (che fu ct dell’Italia fino alle olimpiadi di Tokio) che ha Aleksander Nikolov (Lube) come uomo più importante.
Più difficile invece il cammino dei polacchi che già nel girone avranno l’Olanda, pur reduce da una VNL fallimentare e senza il forte opposto Nimir. Ipotetico quarto col Giappone del perugino Yuki Ishikawa e poi semifinale con la migliore tra la Francia, che ha la rosa più varia e dal livello medio più costante e il Brasile allenato da Bernardinho che presenta un Darlan (futuro opposto di Verona) in grande crescita.
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