Se bestemmi suona la sirena: nell’armeria l’ultimo ritrovato anti-turpiloquio

Nel negozio di Francesco Cerchier, dal quale prende il nome la storica armeria e curiosamente anche gioielleria, è oggi il più anziano titolare di un simile esercizio nel Triveneto. Cinquantasette anni di attività ininterrotta prima a Eraclea, dove è originario, e poi a San Donà

Giovanni Cagnassi
Francesco Cerchier, nel suo negozio ha installato una sirena anti-bestemmia
Francesco Cerchier, nel suo negozio ha installato una sirena anti-bestemmia

«Qui non si bestemmia». Ma nella sua armeria in via Garibaldi a San Donà, l'86enne titolare Francesco Cerchier ha fatto molto di più di un semplice divieto affisso al muro.

Chi dovesse pronunciare il nome di Dio invano, o peggio bestemmiarlo, sentirà una sirena originale della celere anni sessanta suonare all'impazzata con il rischio di far scoppiare i timpani al malcapitato avventore-bestemmiatore.

Cerchier, dal quale prende il nome la storica armeria e curiosamente anche gioielleria, è oggi il più anziano titolare di un simile esercizio nel Triveneto. 57 anni di attività ininterrotta prima a Eraclea, dove è originario, e poi a San Donà.

Il negoziante che non sopporta le bestemmie racconta la sua sirena anti-turpiloquio

Stanco di sentire clienti che bestemmiavano ha appeso il cartello. Non soddisfatto, perchè in fondo non bastava per dissuadere i reprobi bestemmiatori, ha pensato al suono assordante della sirena montata all'interno del negozio di armi, nascosta tra fucili e pistole.
«Un amico mi ha dato una storica sirena della celere», racconta, «così mi è venuto in mente questo stratagemma per dissuadere i bestemmiatori seriali.
I fratelli Nardean me l'hanno installata in modo che io possa azionarla senza fili e con un telecomando».
Al proferire dell'ennesima bestemmia, è scattata tra il serio e il faceto la sirena della polizia.

«Ha funzionato», spiega Cerchier entusiasta, «perchè il bestemmiatore di turno si è tappato le orecchie chiedendo cosa fosse accaduto di tanto grave. E io ho spiegato che la sirena sarebbe suonata ad ogni bestemmia.

Mi hanno dato del bigotto, ma io non credo di esserlo. Sono un credente, ritengo che il rispetto alla chiesa e alla religione sia fondamentale per un cristiano e per ogni cittadino.

Non posso tollerare le bestemmie anche se, come si dice, il cliente ha sempre ragione. Non nel caso in cui qualcuno pensi di bestemmiare come se fosse un intercalare nel mio negozio. Qui non si bestemmia e basta: pena la sirena che suona».

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