Maxi operazione contro la criminalità cinese: 13 arresti, 31 denunce e sequestri per oltre 73mila euro
Maxi blitz della Polizia di Stato contro gruppi criminali cinesi in 24 province: 13 arresti, 31 denunce, quasi 2.000 persone identificate e sequestri di droga, contanti ed esercizi commerciali

È di 13 arresti, 31 denunce e oltre 1.900 persone identificate il bilancio della vasta operazione della Polizia di Stato contro la criminalità di matrice cinese, condotta in 24 province italiane.
L’operazione, coordinata dal Servizio centrale operativo (SCO) e supportata dai Reparti prevenzione crimine, si è conclusa dopo giorni di controlli serrati in attività produttive, esercizi commerciali e abitazioni.
L’operazione ad “alto impatto”, con il supporto dei Reparti prevenzione crimine, ha visto coinvolte le Squadre mobili di Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Forlì Cesena, Genova, Latina, Mantova, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pistoia, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siena, Treviso, Udine, Verona e Vicenza.
Le indagini
Le indagini, frutto di un lavoro investigativo di lungo corso, hanno permesso di individuare luoghi e soggetti legati a un ampio ventaglio di attività illecite: dall’immigrazione clandestina allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, fino alla contraffazione, al traffico di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi.
Secondo la Polizia, in Italia operano diversi gruppi criminali cinesi, spesso legati da vincoli familiari e provenienti dalla stessa area geografica della Repubblica Popolare. Questi gruppi, diffusi soprattutto nelle regioni con alta presenza di cittadini cinesi, sono organizzati in maniera autonoma ma in contatto fra loro, e adottano metodi violenti per mantenere il controllo del territorio, fino a vere e proprie faide interne. Documentata anche la presenza di “ali armate” pronte a intimidire o compiere reati di sangue.
I sequestri e gli arresti
L’operazione ha portato al sequestro di 550 grammi di shaboo – pari a circa 5.500 dosi – e di oltre 22.800 euro in contanti, oltre a due esercizi commerciali chiusi per irregolarità gravi. Sono state inoltre elevate 29 sanzioni amministrative, per un totale di oltre 73.000 euro.
Le forze dell’ordine hanno anche intercettato casi di hawala, un sistema di trasferimento di denaro in nero utilizzato per finanziare traffici illeciti e riciclare proventi criminali a livello internazionale.
A Padova, come in altre province coinvolte, i controlli hanno riguardato esercizi commerciali e attività gestite da cittadini cinesi. Sebbene non siano stati diffusi dettagli specifici sulle operazioni locali, la Polizia conferma che anche sul territorio patavino sono state effettuate verifiche e identificazioni nell’ambito del blitz.
I risultati nel dettaglio
L’attività si inserisce nel progetto “Squadra mobile”, avviato dallo SCO nel 2023, per colpire diverse forme di criminalità organizzata, dallo sfruttamento della manodopera al traffico di droga.
Gli arresti:
- 1 per spaccio di stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto di strumenti atti ad offendere
- 2 per sfruttamento della prostituzione
- 1 ricercato per rapina aggravata
- 2 ricercati per furto
- 3 arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
- 3 ricercati per cumulo pene
- 1 per tentata estorsione;
I controlli:
- sono state denunciate in stato di libertà 31 persone;
- sono stati identificati 1942 soggetti;
- sono stati controllati 305 esercizi commerciali di cui 2 sottoposto a sequestro;
- sono stati controllati 248 veicoli nell’ambito di 52 posti di controllo;
- sono stati sequestrate 550 grammi di shaboo, pari a circa 5.500 dosi;
- sono state elevate 29 sanzioni amministrative per un totale di 73.382 euro;
- sono stati sequestrati 22.825 euro.
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