Rissa con coltelli e cocci bottiglie, ucciso un ragazzo a Rovigo
Omicidio nella notte in centro, la vittima è un giovane di 23 anni che sarebbe rimasto coinvolto nella lite tra due gruppi di stranieri. Gravemente ferito un trentenne, aggressori in fuga

Drammatico epilogo di una violenta rissa la notte scorsa tra ragazzi extracomunitari a Rovigo: un tunisino di 23 anni, Amine Gara, è rimasto ucciso, probabilmente accoltellato, o ferito con cocci di bottiglie. Il giovane è stato soccorso e portato in ospedale, dove è deceduto subito dopo.
Il fatto è avvenuto poco prima di mezzanotte di sabato, in pieno centro, nei giardinetti dietro le due Torri di Corso del Popolo. Qui stavano ritardo tardi alcune compagnie di ragazzi, tra cui una di tunisini ed un'altra di pakistani. Al momento non è stata accertata la causa scatenante della colluttazione: si sa che dalle minacce di un gruppo verso l'altro, alcuni ragazzi sono passati a sfoderare i coltelli; altri hanno brandito cocci di bottiglie rotte.
Uno scontro feroce, nel quale ha avuto la peggio il 23enne Amine Gara, mentre un altro trentenne (non se ne conosce la nazionalità) è rimasto a terra con gravi ferite d'arma da taglio all'addome. E' stato immediatamente ricoverato all'ospedale cittadino, dove adesso si trova in prognosi riservata.
La zone centrale del capoluogo polesano era ancora piena di gente: nel pomeriggio, e fino in serata, c'erano state infatti, allo stadio Battaglini, le finali del Mondiale under 20 di rugby, e molti persone stava ancora affollando i locali che danno su Corso del Popolo. I responsabili della violenta colluttazione, avvenuta nei giardinetti alle spalle del Corso, vicino alla statua di Giacomo Matteotti, sono riusciti subito a defilarsi, confondendosi tra la folla. Ora la squadra mobile sta lavorando per identificarli e rintracciarli. "Stiamo lavorando intensamente" si è limitato a commentare il Questore di Rovigo, Eugenio Vomiero. Agenti delle Volanti e ed anche i Carabinieri hanno raccolto già diverse testimonianze.
Qualcuno avrebbe visto fuggire gli aggressori, e non è escluso che tra le altre persone che si trovavano nella piccola area verde qualcuno possa aver assistito almeno in parte alle fasi dell'aggressione.
Sul posto sono accorsi i dirigenti della squadra mobile, gli agenti della scientifica, il questore Vomiero e anche il prefetto di Rovigo, Franca Tancredi. Mentre si eseguivano i rilievi - ancora stamane una delle panchine presentava vaste macchie di sangue - i poliziotti hanno passato al setaccio la zona, compresi cespugli e cestini dell'immondizia, alla ricerca dei coltelli, o delle armi improprie impiegate nei due ferimenti. Stamane in Prefettura si è tenuto intanto un Comitato per l'ordine pubblico, per valutare la situazione della sicurezza in città.
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