Una playlist pop per i defunti: così l’ultimo saluto si fa in musica
Il servizio innovativo delle onoranze funebri Dal Mas di Portogruaro: le note vengono trasmesse dal carro funebre. «La musica ha una delicatezza tutta sua per lenire il dolore»

Onoranze funebri con playlist per i defunti. La Dal Mas, che vanta sedi anche a Cinto Caomaggiore e Portogruaro, ha già sperimentato un servizio di addio sulle note di brani molto famosi, alcuni dei quali entrati nell’immaginario collettivo. Si va dalla Cura di Battiato a Tracce di te dei Renga, ma anche Hallelujah di Jeff Buckley e altre hit internazionali.
Insomma, canzoni italiane e straniere che possono essere trasmesse in momenti di raccoglimento, attraverso telefonino o personal computer collegati alle casse dell’impianto stereo di casa o della chiesa. Ma il più delle volte le canzoni sono trasmesse collegando i dispositivi alle casse dello stereo dei carro funebre.
L’idea si è concretizzata dopo le numerose richieste pervenute negli ultimi mesi dai familiari dei defunti. «Come abbiamo già visto per i libri, anche la musica riesce ad attraversare il dolore con una delicatezza tutta sua» spiegano alla Dal Mas «sa consolare, parlare silenziosamente al cuore e offrire un momento di pace. Abbiamo quindi condiviso una selezione di brani suddivisi per tipo, per creare una playlist personale o da condividere nei momenti di ricordo, anche in occasione di una cerimonia o di un saluto speciale».
Finora nessun sacerdote si è opposto alla diffusione della musica sul sagrato al termine della funzione. Nella play-list ci sono cantanti italiani e stranieri, canzoni recenti o del passato. «In alcuni casi, come forma di saluto, si sceglie di far risuonare un brano musicale al termine della cerimonia funebre, spesso all’uscita dalla chiesa, quando è consentito. Altre volte, semplicemente, una canzone viene associata al ricordo di chi è venuto a mancare, in silenzio, in un momento privato o familiare. Per questo» aggiungono dalla Dal Mas «abbiamo realizzato una selezione pensata proprio per questi momenti: può rappresentare uno spunto, un’ispirazione, o semplicemente un modo per sentirsi meno soli nella propria memoria».
Tecnicamente trasmettere le note non è difficile. Molto più impegnativo è il luogo da scegliere. Le opzioni finora sono sul sagrato e sul piazzale fuori dal cimitero.
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