Le criptovalute di Musk e la Triestina: House of Doge è il principale azionista
È la prima volta che un veicolo di commercializzazione legato alle criptovalute entra in un club calcistico europeo: sono usate come metodo di pagamento dalle aziende di Elon Musk

La Triestina Calcio ha annunciato che House of Doge, il braccio operativo ufficiale della Dogecoin Foundation, è diventato il principale azionista del club attraverso la controllata Dogecoin Ventures. L’operazione segna l’integrazione diretta nella propria struttura di un veicolo di commercializzazione legato alle criptovalute, per la prima volta in un club calcistico europeo.
Dogecoin è una valuta digitale decentralizzata e open-source, lanciata nel dicembre 2013 dagli ingegneri informatici Billy Markus e Jackson Palmer. Nata inizialmente come parodia del settore cripto, Dogecoin si è rapidamente affermata come un asset globale di rilievo, sostenuto da una delle comunità più vaste e appassionate del settore.

Quando in America si parla di “Doge”, si fa riferimento anche al Dipartimento dell’Efficienza Governativa (Department of Government Efficiency), un’organizzazione temporanea fondata dalla seconda amministrazione Trump, che era guidata da Elon Musk fino al 29 maggio 2025.
«La sua rilevanza culturale e credibilità – scrive il club in una nota – sono cresciute notevolmente negli ultimi anni, spinte anche dal riconoscimento mainstream e dall’adozione come metodo di pagamento da parte di aziende guidate da Elon Musk, come Tesla».
House of Doge è stata fondata per accelerare l’espansione di Dogecoin oltre le sue origini, con un focus su partnership, integrazione nei sistemi di pagamento, tokenizzazione e attivazioni culturali. «L’investimento in US Triestina Calcio 1918 – si legge ancora – rappresenta oggi il passo più ambizioso di Dogecoin nel calcio europeo, posizionando House of Doge come leader nella convergenza tra asset digitali e sport tradizionale».
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