Fiume Veneto, la prima volta del Giro: una festa per il paese e per il Friuli

Domenica la partenza della 15ª tappa della Corsa Rosa: un evento storico costruito con anni di lavoro, tra passione popolare, promozione del territorio e orgoglio collettivo

Massimo Pighin

Una prima volta storica. Voluta, costruita passo dopo passo, attesa: Fiume Veneto si prepara a vivere una giornata senza precedenti. Domenica, il comune del Friuli occidentale ospiterà la partenza della 15ª tappa del Giro d’Italia, che si concluderà dopo 219 km ad Asiago.

Seconda per lunghezza solo alla Potenza-Napoli (227 km), la frazione porterà i corridori ad attraversare San Martino di Colle Umberto, paese natale di Ottavio Bottecchia – quest’anno si celebra il centenario del secondo trionfo al Tour de France del primo italiano capace di imporsi alla Grande Boucle – e, quindi, il muro di Ca’del Poggio.

Una salita, quest’ultima, entrata da anni nei luoghi iconici del grande ciclismo. Spazio, poi, all’ascesa di monte Grappa, prima dell’arrivo ad Asiago. Fin qui i contenuti tecnici. Per Fiume Veneto, ospitare una partenza di tappa della Corsa rosa è soprattutto, però, una grande festa e una vetrina internazionale. Uno scenario reso possibile, in prima battuta, dall’amministrazione comunale. Il sindaco Jessica Canton e la giunta hanno creduto nella possibilità di ottenere l’evento, hanno portato avanti il dialogo necessario affinché il progetto si traducesse in realtà, effettuando gli investimenti economici necessari. La Regione ha dato il suo contributo. Il gioco di squadra, però, è un mosaico che si compone anche di altri tasselli. In primo luogo, il coinvolgimento delle attività commerciali, delle associazioni e della comunità.

«Siamo alle porte di un evento storico per Fiume Veneto – evidenzia Canton –. Domenica il nostro comune avrà l’onore di ospitare la partenza della 15ª tappa del Giro d’Italia: un momento straordinario, che ci proietta su un palcoscenico di risonanza mondiale. Portare il Giro d’Italia a Fiume Veneto è stato un traguardo che ha riconosciuto anni di lavoro da parte dell’amministrazione comunale in eventi sportivi e culturali, un sogno che si realizza grazie anche al fondamentale sostegno del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che ha creduto da subito nella nostra candidatura».

«Il Giro d’Italia, oltre a essere un’importante competizione sportiva – evidenzia Mario Anzil, vicepresidente della Regione con deleghe alla cultura e allo sport –, è un’occasione per raccontare al mondo i nostri luoghi, la nostra storia e la nostra gente. Con la partenza da Fiume Veneto quel filo rosa si annoda ancora una volta al cuore del Friuli Venezia Giulia e ci regala l’emozione e l’orgoglio di essere toccati ben due volte dall’edizione 2025. Come ricordava Ippolito Nievo il Friuli è “un piccolo compendio dell’universo” dove pianura, fiumi, laghi, mare, colline, montagne e lagune si concentrano in pochi chilometri».

«Il passaggio del Giro – aggiunge Anzil – ne racconta la ricchezza meglio di qualsiasi campagna promozionale perché permette al mondo di innamorarsi della nostra terra e alle nostre comunità di ritrovarsi lungo il percorso. La magia della velocità, del superare, della fatica, propria dello sport del ciclismo, si intreccia così al fascino discreto del Friuli». Non resta che attendere domenica: il conto alla rovescia entra nel vivo. Primo appuntamento del “Weekend in rosa” oggi, alle 17, con l’inaugurazione di un percorso espositivo dedicato alla storia, alla cultura e alla passione che rendono il ciclismo, più di altri, uno sport paradigmatico della vita. Fino a domenica, sarà attiva una tensostrutta nell’area del campo da basket vicino al palasport: sarà il cuore pulsante delle attività. Ospiterà spettacoli, momenti di intrattenimento, un chiosco e uno spazio giovani gestiti dalle pro loco del territorio fiumano.

Domenica, alle 7.30, apertura dei chioschi nella tensostruttura, che ospiterà un maxischermo per seguire in diretta la tappa. Alle 8 “La Carovana del Giro”, sfilata di mezzi pubblicitari, musica e giochi che anticiperà il passaggio dei corridori. Poi, il momento più atteso: il via alla tappa. Una prima volta storica.

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