Geologo di 40 anni disperso in Alaska durante la missione di ricerca
Tragedia sul ghiacciaio Mendenhall: Riccardo Pozzobon, ricercatore dell’Università di Padova, sarebbe stato travolto dall’acqua di fusione mentre stava riempiendo una borraccia: ricerche concluse senza trovare il corpo. Il dolore della Società geologica italiana: «Ricercatore appassionato che ha dato contributi significativi alle scienze planetarie»

Tragedia in Alaska durante una missione di ricerca sul ghiacciaio Mendenhall. Riccardo Pozzobon, 40 anni, geologo padovano e ricercatore dell’Università, risulta disperso dopo l’incidente che lo ha visto coinvolto.
«Mentre riempiva la borraccia, sembra che sia stato travolto dall'acqua di fusione e sia scomparso. Le squadre di soccorso sono arrivate tempestivamente e durante l'intera giornata hanno continuato la ricerca di Riccardo, ma purtroppo hanno comunicato che le ricerche si sono concluse senza risultato», spiegano dalla Società geologica italiana.

Pozzobon era partito per l'Alaska con il progetto Gemini, finanziato dal National Geographic Grant Program, con l'obiettivo di studiare le fratture dei ghiacciai dell'icefield di Juneau, uno dei più estesi al mondo. Il team doveva condurre rilievi sul campo e osservazioni da satellite. Studiando i ghiacciai dell’Alaska, i ricercatori volevano esplorare i segreti nascosti nelle profondità ghiacciate di corpi celesti lontani come Europa o Encelado.
«È una notizia devastante e un profondo shock per tutti noi. Riccardo era un caro amico per molti, una persona meravigliosa, buona, allegra, generosa, empatica e gentile, oltre che un ricercatore appassionato che ha dato contributi significativi alle scienze planetarie», proseguono i colleghi.
Sono giorni di profondo dolore nel Padovano, dove Pozzobon viveva, e nel mondo dei geologi.
Il quarantenne lascia la moglie Claudia, il piccolo figlio Leonardo, i genitori e la sorella Patrizia.
Per sostenere la famiglia, la Società geologica italiana sta pensando di istituire un fondo per raccogliere donazioni.
Pozzobon, laureato in Geologia e Geologia Tecnica nel 2010 all’Università di Padova, ha ottenuto il dottorato di ricerca in “Geologia Planetaria” nel 2015. Nello stesso anno ha ottenuto all’INAF, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, un assegno di ricerca. Dal 2017 al 2020 ha lavorato come assegnista di ricerca al dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova occupandosi di geomodelli 3D delle sottosuperfici planetarie (Marte, Luna, Mercurio) e della caratterizzazione dei tubi di lava.
Il geologo è stato anche coinvolto in diverse attività nel campo mineralogico e in missioni spaziali per l’esplorazione planetaria, essendo membro del team e scienziato associato di alcuni sistemi di imaging montati su veicoli spaziali dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea.
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