Femminicidio Cecchettin, la difesa chiede uno sconto di pena per Filippo Turetta
Depositato l’appello dell’avvocato Caruso al tribunale di Venezia, il giorno dopo quello presentato dalla Procura per il riconoscimento delle aggravanti di stalking e crudeltà

L’avvocato Giuseppe Caruso chiede uno sconto di pena per Filippo Turetta. Il giorno dopo quello presentato dalla Procura di Venezia per il riconoscimento delle aggravanti di stalking e crudeltà, nel tribunale di Venezia è stato infatti depositato l’appello del legale dello studente padovano condannato in primo grado all’ergastolo per l’uccisione di Giulia Cecchettin.
Un atto atteso, quello della difesa di Turetta, e che punta a smontare la tesi della premeditazione sostenuta in aula dal pubblico ministero Andrea Petroni. Aggravante, quest’ultima, che aveva innalzato la pena decisa dalla corte d’assise presieduta dal giudice Stefano Manduzio fino all’ergastolo.
Al tempo stesso, l’avvocato di Turetta chiede nel suo atto anche il riconoscimento delle attenuanti generiche, non riconosciute in primo grado «alla luce della efferatezza dell’azione, della risolutezza del gesto compiuto e degli abietti motivi di arcaica sopraffazione che tale gesto hanno generato: motivi vili e spregevoli, dettati da intolleranza per la libertà di autodeterminazione della giovane donna, di cui l’imputato non accettava l’autonomia delle anche più banali scelte di vita».
Cresce dunque l’attesa per l’appello del caso Cecchettin. Spetterà al giudice di secondo grado confermare o meno quanto deciso in primo grado sulla premeditazione dell’omicidio e sulla crudeltà.
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