Coop Alleanza 3.0 elimina dagli scaffali i prodotti da Israele: «Vicini a Gaza»

La scelta del gruppo dopo l’intervento dei soci mobilitati per la Palestina. E sceglie di vendere la «Gaza Cola»

La Gaza Cola venduta dal gruppo
La Gaza Cola venduta dal gruppo

Niente arachidi e salsa tahina e nemmeno i gassificatori e le ricariche di Sodastream: il colosso della grande distribuzione Coop Alleanza 3.0 ha deciso di togliere simbolicamente dagli scaffali alcuni prodotti di provenienza israeliana. Non solo.

Nei negozi del gruppo da un paio di settimane è disponibile la Gaza Cola, la bevanda solidale diventata il simbolo del sostegno alla popolazione palestinese. La cooperativa – che ha 37 punti vendita in Fvg – ha preso la decisione di togliere i prodotti israeliani dopo un rapporto della commissione etica al precedente Consiglio di amministrazione.

Determinante anche l’intervento di alcuni soci e socie da tempo mobilitati per la Palestina e che sono intervenuti all’assemblea generale di Coop Alleanza sabato scorso. Una scelta fortemente simbolica nella convinzione di «non poter rimanere indifferente di fronte alle violenze che dilaniano la Striscia di Gaza», è scritto in una nota dell’azienda. Anzi per Coop Alleanza la scelta di eliminare i prodotti che provengono da Israele è «un gesto di coerenza con i suoi principi».

«La Cooperativa si schiera senza esitazione al fianco di enti, istituzioni e associazioni che chiedono l’immediata cessazione delle operazioni militari e condanna con altrettanta fermezza il blocco degli aiuti umanitari destinati ai civili, imposto dal Governo israeliano», precisa il colosso del sistema delle cooperative per consumatori. 

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