Morso da una vipera in spiaggia: dodicenne in ospedale
È successo sabato sera a Caorle a un dodicenne di Oderzo. Soccorso da un medico di Udine che era lì in vacanza, non è grave

Ragazzino di 12 anni di Oderzo morso da una vipera a Caorle. Si trova ricoverato a Padova in condizioni non gravi.
L’episodio si è verificato a Ponente di Caorle, non lontano dal chiosco La Vela, sabato attorno alle 19. Il ragazzino era lì con la famiglia che, con angoscia, ha seguito tutta la vicenda. La vipera è stata uccisa.
Il primo soccorso
A prestare soccorso inizialmente al bimbo sono stati un medico di Udine e alcuni paramedici che si trovavano in vacanza e in gita sulla spiaggia caorlese. Il ragazzino non ha mai perso conoscenza.
Sul posto si è creata una gran confusione, ma a mantenere la calma è stato soprattutto un medico, un professionista sanitario di Udine, che ha prima assistito il bambino colpito, poi ha ucciso la vipera, mostrando grande sangue freddo.
«Tutti si sono prodigati per dare una mano, poiché si trattava di una situazione eccezionale – ha spiegato il medico – io sono stato assistito dai miei amici medici e infermieri con cui stavo trascorrendo il pomeriggio al mare. La vipera era lì sul bagnasciuga che si stava ancora contorcendo. Ho afferrato una paletta, l’ho stordita colpendola alla testa più volte, alla fine l’ho uccisa decapitandola».
Una vipera in spiaggia
Che di trattasse di una vipera ci sono pochissimi dubbi. Il medico di Udine, infatti, ha spedito la foto ai colleghi del pronto soccorso di Caorle che nel frattempo hanno prelevato il bambino. In base a quella foto è stato riconosciuto il tipo di rettile per individuare il siero giusto.
Mentre il bambino veniva medicato il siero era stato già preparato all’ospedale di Portogruaro. Da Caorle, due ore dopo circa dal morso, il ragazzino era in viaggio verso l’ospedale portogruarese, dove, dopo la somministrazione dell’antidoto, è rimasto ricoverato in osservazione venendo nella notte trasferito a Padova, a scopo precauzionale.
È plausibile che con le piogge di questi giorni e le successive piene la vipera abbia nuotato fino a lì, provenendo da chissà dove, perdendo l’orientamento. Spaesata e probabilmente intimorita dalla presenza dell’uomo, il rettile ha colpito il bambino. —
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