Vigilante con chiavi non c'è, un ambulatorio a Roma resta chiuso

Disagio di un'ora per 300 persone, Asl si scusa e prende misure

(ANSA) - ROMA, 09 LUG - Manca il vigilante, l'unico che ha la chiave per aprire, e un intero distretto sanitario a Roma rimane chiuso per un'ora. E circa trecento persone che si erano recate stamani nel poliambulatorio di via Arturo Colautti, nel Municipio XII, per effettuare esami del sangue e usufruire dei vari servizi sono rimaste fuori, con un'attesa che si è ridotta a un'ora solo grazie al prodigarsi dei dipendenti della asl. A segnalare il disservizio, sulla base di "segnalazioni preoccupanti arrivate da diversi cittadini" è stata la consigliera regionale del Partito Democratico Emanuela Droghei, che ha annunciato anche un'interrogazione urgente in Consiglio regionale. "Parliamo di un presidio fondamentale, dove si svolgono esami del sangue, attività ambulatoriali e servizi di salute mentale. Se davvero oltre 300 persone sono state respinte senza alcun preavviso, ci troveremmo davanti a un fatto molto grave" la denuncia della consigliera. Dalla Asl Roma 3 sono arrivate le scuse ai cittadini, con l'annuncio dei provvedimenti presi nei confronti della società di vigilanza. Ma anche una precisazione, poiché il disagio sarebbe durato un'ora. "Ci scusiamo per il disagio creato agli utenti che non hanno potuto avere avuto accesso al Distretto Sanitario di Via Colautti a causa della società che gestisce il servizio di Vigilanza", ha dichiarato, in una nota, la Direzione aziendale della Asl Roma 3, aggiungendo: "È doveroso sottolineare anche che l'apertura della struttura è avvenuta con un ritardo di un'ora, e cioè alle 9.30, anche grazie al personale dell'azienda che si è subito attivato perché tutti i servizi fossero accessibili - la precisazione dell'azienda sanitaria -. Infine facciamo presente che la Direzione ha già preso provvedimenti nei confronti della società stessa, affinché quanto avvenuto oggi non si ripeta mai più". (ANSA).

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