Un bambino su dieci soffre di obesità infantile

(ANSA) - VERONA, 20 SET - In Italia già a 9 anni un bambino su tre ha un eccesso di peso e 1 su 10 presenta obesità. Nel mondo Organizzazione Mondiale della Sanità e Unicef segnalano che il numero di bambini e adolescenti con obesità ha superato il numero dei coetanei con malnutrizione. Le cause non sono legate a pigrizia e golosità: l'obesità è una vera e propria malattia che con la giusta diagnosi può essere curata. Delle prospettive di cura e prevenzione si è parlato a Verona in un convegno coordinato da Claudio Maffeis, direttore della Uoc Pediatria B sede del Centro Regionale di Diabetologia pediatrica. Due le malattie metaboliche che oggi hanno maggiore impatto sulla popolazione pediatrica: obesità e diabete tipo 1. La causa dell'obesità è un'alterazione dei meccanismi che regolano fame e sazietà, per cui l'ampia disponibilità di cibo e la sedentarietà fungono poi da fattori scatenanti. Prevenirla è possibile iniziando sin dalla gravidanza e, nei casi di obesità grave, sono oggi disponibili test genetici specifici.. Ma, come riportato da una ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet, gli interventi preventivi precoci indirizzati ai soli genitori sono utili ma non sufficienti a prevenire l'obesità nei figli. L'obesità si cura grazie a nuovi farmaci utilizzabili già dai 12 anni di età. La terapia è efficace per il calo di peso e migliora anche tutti i fattori di rischio associati. Il diabete di tipo 1 è tipico dell'età pediatrica, da 0 a 18 anni, e ha un'incidenza di un caso ogni 800 giovani. Questa forma di diabete necessita della somministrazione di insulina più volte al giorno e del controllo costante della glicemia. Ci sono però delle novità; i test diagnostici permettono di identificare il diabete tipo 1 nei bambini prima che compaiano i sintomi, tramite un semplice esame del sangue. Se il test è positivo, ci sono terapie innovative con anticorpi monoclonali che rallentano la progressione della patologia. Questi farmaci non sostituiscono l'insulina, ma migliorano l'andamento della malattia anche a lungo termine. Oggi il controllo della glicemia è notevolmente facilitato e meno invasivo grazie a dispositivi indossabili che consentono un'iniezione continua di insulina, regolata da un algoritmo che usa i valori della glicemia registrati da un sensore. Maffeis osserva che "l'obesità è una vera e propria malattia neuroendocrina a predisposizione genetica, non un problema di stile di vita", mentre il diabete pediatrico di tipo 1" non va confuso con il diabete dell'adulto. Può venire a chiunque, soprattutto prima dei 20 anni e non ha nessuna relazione con il consumo di dolci perché è è una malattia autoimmune (ANSA).
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