Turetta confessa: "la volevo per me, omicidio terribile"
L'"ossessione" del possesso dell'altra persona. Il tentativo di chiedere "perdono" per un "omicidio terribile", invocando la follia di un momento che annebbia la mente. Un racconto dettagliato, ma da verificare in tutti i passaggi, che sembra tendere, come possibile linea difensiva, anche ad insinuare qualche dubbio su una reale intenzione di uccidere. C'e' tutto questo nel verbale di confessione di Filippo Turetta, che per nove ore e' rimasto di fronte, spesso in lacrime, al pm di Venezia Andrea Petroni nel carcere di Verona.
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