'Truffa all'Inps', il compagno di Santanchè si fa interrogare

In udienza a Milano. Dalla ministra dichiarazioni più avanti

(ANSA) - MILANO, 08 LUG - Ha scelto di rendere esame in aula, rispondendo alle domande di giudice, pm e difese, anche Dimitri Kunz, il compagno della ministra del Turismo Daniela Santanchè, nell'udienza preliminare che proseguirà domani a Milano sulla presunta truffa aggravata ai danni dell'Inps sulla cassa integrazione a zero ore nel periodo della pandemia Covid. La senatrice di FdI, invece, da quanto si è saputo, sarà presente nell'udienza successiva, ancora da fissare, per rendere dichiarazioni davanti alla gup Tiziana Gueli. Nella scorsa udienza, il 20 maggio, si era già fatto interrogare Paolo Giuseppe Concordia, ex collaboratore esterno "con funzione di gestione del personale" di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria (anche le due società sono imputate). Concordia aveva di fatto scagionato nella sua versione sia la senatrice che il compagno Kunz. "La dottoressa Santanchè si è sempre occupata un po' della parte vendite - aveva messo a verbale - non è mai entrata nella gestione amministrativa (...) del lato amministrativo-finanziario non si è mai occupata e ho sempre avuto autonomia io e non ho mai chiesto". Sulla cassa integrazione nel periodo Covid, che per l'accusa sarebbe stata ottenuta indebitamente con un raggiro da oltre 126 mila euro perché 13 dipendenti hanno continuato a lavorare, Concordia, difeso dall'avvocato Marcello Elia, ha detto: "L'ho gestita sempre io e non ho mai più condiviso (...) non ho mai più chiesto autorizzazione e sentito la direzione". Ha detto di non aver "mai" sentito sul punto Santanchè, difesa dagli avvocati Salvatore Pino e Nicolò Pelanda e all'epoca presidente del Cda di Visibilia Editore e amministratore unico di Concessionaria, né Kunz (stessi legali per lui), ex consigliere ed ex ad di Editore. Domani, poi, se ci sarà tempo, dopo l'esame, dovrebbero intervenire anche i pm Marina Gravina e Luigi Luzi per ribadire la richiesta di processo per Santanchè e gli altri. Nell'udienza successiva parola alla ministra e alle difese. (ANSA).

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia