'The Who' iniziano dall'Italia il tour 'The song is over'

(ANSA) - PIAZZOLA SUL BRENTA (PADOVA), 20 LUG - "Rock 'n' roll can never die" cantava Neil Young nel 1979, anno in cui Pete Townshend, Roger Daltrey avevano già prodotto i brani più popolari dei The Who. E ieri sera il duo di musicisti ha dimostrato che, anche se la somma degli anni dice 161, la forza dell'interpretazione e la voglia di intrattenere le migliaia di fan, in buona parte in età da pensione, può tenere fede a quel motto diventato generazionale. Come le canzoni dei The Who in scaletta, 19 in tutto di cui un paio saltate a piè pari, ma a questi arzilli sopravvissuti agli anni ruggenti di sesso e droga, il pubblico radunatosi nella piazza di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) la cosa è scivolata addosso; come anche vedere Roger Daltrey quasi accasciarsi sul pavimento del palco dopo "My Generation". Una generazione, la sua, che ha prodotto cantanti inossidabili capaci un istante dopo di tornare in piedi ed incantare il pubblico, fino a quel momento seduto e poi sotto le transenne per la tripletta Baba O'Riley - Won't get fooled again - The song is over, brano quest'ultimo che dà il nome al tour d'addio, che fa tappa domani al parco della musica di Milano. Poi una serie di date tra Uk e Stati Uniti prima di appendere definitivamente microfono e chitarra al chiodo della storia, forse, verrebbe da dire dopo aver assistito al concerto. (ANSA).
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