Sempio prima del match su impronta, 'frequentavo tutta la casa'

In un'intervista anteriore agli esiti della consulenza dei pm

(ANSA) - MILANO, 23 MAG - "Io frequentavo la casa, quindi tracce mie in giro immagino che ci siano, è molto probabile, poi la casa è diventata la scena del crimine. Molto probabilmente ci saranno mie tracce, me lo aspetterei, ero lì fino a pochi giorni prima. L'unica stanza che non ho mai frequentato era la camera da letto dei genitori". Lo aveva spiegato, in un'intervista a Sky Tg24, Andrea Sempio, il nuovo indagato nell'inchiesta della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, il 28 marzo scorso, quasi due mesi prima che venisse a galla, il 20 maggio scorso, l'esito della consulenza disposta dai pm sull'impronta sul muro delle scale attribuita a Sempio. Un elemento, quella della frequentazione di tutta la casa Poggi, tranne la camera dei genitori, che la difesa del 37enne, amico del fratello della vittima, punta ad evidenziare. Sempio, aveva ribadito nei giorni scorsi la legale Angela Taccia dopo gli esiti della consulenza, "ha frequentato ogni angolo della casa, tranne la camera da letto dei genitori di Chiara e di Marco", compresa, dunque, la taverna e le scale in fondo alle quali venne trovato il corpo di Chiara Poggi e dove, sulla parete destra, è stata repertata l'impronta numero 33. (ANSA).

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia